Attualità
Margherita Scoccia, consigliera comunale di Fratelli d'Italia
Margherita Scoccia si scaglia contro un profilo finto sui social. "Perché non vieni fuori col tuo vero nome anziché commentare molti dei miei post trincerandoti dietro uno pseudonimo? Lo fai spesso e sei sempre molto aggressivo o aggressiva. Cos'è? Non hai coraggio di far vedere chi sei? È molto più facile per te rimanere nell'anonimato". Ha risposto così la consigliera comunale - - esponente di Fratelli d'Italia - a un utente anonimo che ha commentato il post nel quale fa riferimento all’articolo del Corriere della Sera intitolato Il caso dei frati d’Assisi che benedicono la candidata alla Regione col Cantico nel programma.
Agli attacchi ricevuti da parte del profilo fake - 257 post, 52 follower in cinque anni di attività e una vipera come immagine - Scoccia rivolgendosi direttamente a lui/lei chiede: "Caro o cara @jack221946, coraggio, si faccia vivo o viva con nome e cognome. La discussione è aperta ma serve che ci metta la faccia".
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Poi Scoccia commenta in una nota: "L’uso dei social media ha trasformato radicalmente il modo in cui comunichiamo e partecipiamo al dibattito pubblico - dice la consigliera comunale -. Tuttavia dobbiamo riconoscere e affrontare una questione sempre più urgente: la diffusione dei profili fake e la questione dell’odio online. Gli hater anonimi che si nascondono dietro identità fittizie non solo compromettono il dialogo costruttivo ma minano anche la sicurezza e il benessere delle persone. Gli attacchi veicolati da profili falsi, in maniera particolare durante i periodi di campagna elettorale, alimentano una spirale di odio e creano un clima di tensione e paura, e tutto quanto diventa più pericoloso se si pensa alla fortissima presenza dei minorenni sulle piattaforme digitali. Non possiamo più tollerare nessun genere di episodio di violenza verbale, per promuovere una maggiore trasparenza in una rete che deve essere sempre più civile e sicura andrebbero responsabilizzate le piattaforme per controlli più rigorosi e incentivato l’uso di identità verificabili" conclude Scoccia.
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