La ragazza è stata abusata per anni da minorenne
“Quando ho saputo che il processo potrebbe non celebrarsi, ho avuto un crollo. Ero al lavoro, sono scoppiata a piangere. Ho tantissima paura di non avere giustizia e temo che la mia denuncia possa restare una voce inascoltata. Mio cugino è scappato all’estero, è vero, ma è molto attivo sui social e può essere rintracciato. Mi ha violentato per anni, deve pagare per quello che ha fatto”. A lanciare il drammatico appello è Anna (nome di fantasia per tutelarne la privacy), una 21enne costretta a crescere attraversando l’inferno degli abusi sessuali da parte di un familiare. Una 21enne che adesso, a causa delle novità introdotte dalle riforme, rischia di non vedere celebrata nemmeno l’udienza preliminare a carico del cugino oggi quarantenne, che, come racconta lei stessa, ha abusato di lei, minacciandola delle più terribili ritorsioni, per anni. Nelle scorse settimane era in programma l’udienza preliminare che è stata rinviata a gennaio proprio per consentire le ricerche dell’imputato su cui, pende anche un mandato di arresto internazionale, perché a suo carico la magistratura aveva emesso una misura di custodia cautelare in carcere. L’incubo, per Anna, inizia nel 2016, quando lei aveva solo 13 anni.
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