Attualità
Sono dieci le domande relative alla sicurezza che i consiglieri di opposizione del Comune di Perugia pongono all'assessore al turismo, Fabrizio Croce, che seguono alle dichiarazioni da lui rese dopo la serata al Parco Bellini a Ponte San Giovanni, nell'ambito della manifestazione Al Ponte Festival, definita da alcuni perugini un rave-party a cielo aperto. L'assessore afferma che "tutto si è svolto senza alcun fatto significativo in termini di ordine pubblico". Da qui la prima domanda "Abbiamo visto con i nostri occhi - scrivono i consiglieri dell'opposizione - giovani che sniffavano, un coltello a serramanico per terra, una siringa e le torce fumogene bengala infiammate in mezzo alla gente (negli stadi italiani i tifosi che accendono fumogeni sono destinatari di Daspo). E' sicuro di quello che dice"? La seconda domanda parte da un'altra affermazione di Croce "il parco è stato sottoposto ad una pulizia accurata da parte dell'associazione giovanile organizzatrice e restituito nelle condizioni in cui è stato trovato". Così l'opposizione" non è vero. Alcuni cittadini ci hanno mandato fotografie del parco ancora sporco lunedì mattina, mentre stavano intervenendo squadre della Gesenu per effettuare le pulizie dell'area in cui si è celebrato l'evento. Verrà pagata la gesenu per questi servizi? Se sì, quanto". "Non sottovaluteremo le segnalazioni riportate nella nota della minoranza e faremo approfondimenti", dice l'assessore. La sollecitazione dell'opposizione è: "Potrebbe essere un po' più preciso: che genere di approfondimenti ha svolto finora? C'è traccia documentale delle sue azioni (lettere, esposti, reclami, lamentele, prese diposizione)"? "E' necessario ricordare che ogni evento pubblico comporta inevitabilmente una varietà di comportamenti" precisava Croce, da qui la quarta domanda: "Sono questi i comportamenti che intende tollerare l'amministrazione comunale? Compresi i comportamenti che hanno indotto i cittadini a definire certe scene spettrali e da paura?" "Non possiamo permettere che un singolo episodio o una ricostruzione falsata dei fatti vengano utilizzati per dipingere Perugia come un centro sociale a cielo aperto, posto che non ci riconosciamo in un'accezione pregiudizialmente negativa del centro sociale" puntualizzava ancora Fabrizio Croce. Così, la quinta domanda: "Potrebbe spiegarci perché la nostra ricostruzione documentata da foto, video e testimonianze dirette sarebbe falsata? Lei asserisce di non riconoscersi in un'accezione pregiudizialmente negativa del centro sociale: le piacerebbe vivere anziché in una città in un centro sociale a cielo aperto? Sì o no? Offrirete ancora occasioni a iniziative coma la musica techno a tutto volume?" "Il cantiere lato chiesa - afferma Croce - era totalmente transennato e presidiato da personale di sicurezza", da qui la sesta domanda: "Alcuni cittadini ci hanno segnalato che quella sera ignoti sono entrati nei cantieri lato chiesa e lato scuola. A lei non è stato detto"? E ancora l'assessore "Stiamo lavorando per garantire che comportamenti illegali, come l'uso di droga e l'eccesso di alcol, siano affrontati con fermezza"; settima domanda "Ha avuto modo di visionare i video girati a Ponte San Giovanni nei quali si vede gente barcollante, letteralmente ripiegata su stessa, con gli occhi di fuori oppure china sui muretti? E' pienamente convinto di quello che dice oppure ammette che qualcosa di meglio poteva essere fatto? Nel caso di specie, Ponte San Giovanni, l'amministrazione comunale che cosa ha fatto in maniera pratica per interrompere comportamenti illegali come l'uso di droga e l'eccesso di alcol"? "Perugia è una città che promuove la cultura - afferma ancora Croce - il divertimento e la socializzazione in modo responsabile". Ottava domanda: "Ci sono cittadini che hanno dichiarato pubblicamente: stasera mi sono vergognata di vivere a Ponte San Giovanni. Mi viene in mente una sola parola: vergogna! Attraverso manifestazioni definite rave-party a cielo aperto, dove c'erano drogati, sballati, droga e un coltello, l'amministrazione comunale di cui fa parte crede di promuovere la cultura, il divertimento e la socializzazione in maniera responsabile"? "La nostra priorità - ancora parole dell'assessore - rimarrà sempre quella di garantire un ambiente sicuro e accogliente per tutti, senza compromettere il diritto di esprimere liberamente la propria creatività e la propria socialità". Nona domanda: "Lei, personalmente, ritiene un ambiente sicuro ed accogliente quello in cui ci sono ubriachi e drogati in un parco pubblico, dove ci sono ragazzi che vengono visti sniffare, dove si rinvengono bottiglie di plastica bucate probabilmente utilizzate per fumare stupefacenti, dove vengono accese torce da stadio in mezzo alla gente nella pista da ballo e dove l'indomani vengono ritrovati un coltello a serramanico e una siringa"? "Non possiamo permettere - afferma Croce - che le strumentalizzazioni soffochino la vitalità culturale e sociale della nostra comunità". Decima domanda dell'opposizione: "Come per il caso dell'affidamento diretto di due eventi di San Lorenzo all'associazione culturale Metanoia di cui è membro la sua collega Costanza Spera, questione che presto approderà in Commissione controllo e garanzia, continuerete - come fa il sindaco Vittoria Ferdinandi - a definire ogni atto dell'opposizione strumentale? Sia chiaro: da parte non c'è nessuna volontà di soffocare alcun genere di iniziativa, più semplicemente - noi - pretendiamo trasparenza e rispetto delle regole nell'interesse della città".
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy