Cronaca
Troppo vicina ai luoghi sensibili: chiusa sala scommesse in via XX settembre a Perugia. Lo ha deciso il Consiglio di Stato (come riporta Agipronews) che ha respinto il ricorso del gestore a cui nel 2021 il Tar dell'Umbria aveva già imposto la chiusura. Come sottolineato da una precedente sentenza del Consiglio di Stato la stessa distinzione tra sale gioco e agenzia per le scommesse, non comporta che i limiti distanziometrici non si applichino alle seconde. Se il legislatore avesse voluto circoscrivere la norma agli apparecchi da gioco "avrebbe menzionato solo le sale da gioco e non anche il ioco lecito, più in generale, e avrebbe usato una dizione non equivoca utilizzando espressioni come esclusivamente, unicamente, riferite alle da sale da gioco". Quanto alla retroattività della norma, il Consiglio di Stato specifica che la norma introdotta dalla legge regionale si caratterizza per un effetto di conformazione dell'attività in questione, il che comporta che l'autorità amministrativa è tenuta a effettuare i relativi controlli anche sulle attività in corso, eventualmente revocando l'autorizzazione o la concessione per la sopravvenuta illegittimità, ove ne ricorrano i presupposto.
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