CRONACA
Di Girolamo spiega che "a seguito di numerose segnalazioni da parte della nostra organizzazione sindacale, avanzate in varie zone dell'Umbria, desideriamo portare all'attenzione l'ultima avvenuta nelle scorse settimane nella zona di Orvieto. Si registrano insulti quotidiani rivolti agli autisti, accompagnati anche da minacce di natura fisica, come l'utilizzo di bottiglie di vetro, che costituiscono un grave pericolo per l'incolumità degli operatori. Purtroppo, nonostante le numerose iniziative e segnalazioni, la situazione non accenna a migliorare: le aggressioni e gli insulti sono ormai all'ordine del giorno in città come Città di Castello, Perugia, nell'area dell'eugubino e Terni. La costante ripetizione di questi atti, per noi, rischia di diventare una normalità che non possiamo più accettare".
"Non è possibile lavorare in questo modo – aggiunge Di Girolamo – non si può uscire la mattina per andare al lavoro e non sapere cosa si dovrà affrontare, senza contare che noi non possiamo fare nulla e restiamo in prima linea, esposti come non dovremmo".
"Siamo fiduciosi - conclude - che le istituzioni possano intervenire con la dovuta solerzia e comprensione, affinché si adottino misure concrete per tutelare la sicurezza e la dignità delle lavoratrici e lavoratori del TPL. Siamo a conoscenza di alcuni incontri che si sono tenuti tra l'azienda e i rappresentanti delle autorità, come i Prefetti, ma la problematica persiste e ci vediamo costretti a continuare a segnalarla".
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