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ORVIETO

Ossessionava l'ex compagno, inutile il divieto di avvicinamento e il doppio obbligo di firma: una donna di 24 anni finisce in carcere

I Carabinieri hanno provveduto ad eseguire l'ordinanza di custodia cautelare per la giovane

16 Maggio 2025, 13:10

Ossessionava l'ex compagno, inutile il divieto di avvicinamento e il doppio obbligo di firma: una donna di 24 anni finisce in carcere

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Orvieto hanno arrestato una giovane di 24 anni, già nota alle forze dell’ordine, in adempimento di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Terni.

La misura si è resa necessaria a causa delle ripetute infrazioni del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dal suo ex compagno, un uomo di 43 anni residente nella zona, vittima di atti persecutori. L’uomo, considerato una persona fragile, è stato a lungo costretto a vivere in uno stato di ansia e oppressione a causa del comportamento ossessivo e sempre più invasivo della donna, il quale aveva profondamente alterato le sue abitudini quotidiane. La situazione era diventata talmente grave da obbligarlo a cambiare i suoi percorsi abituali e rinunciare alla tranquillità di una semplice passeggiata nel centro storico.

Anche il nucleo familiare dell’uomo era rimasto coinvolto, manifestando grande preoccupazione per la sua sicurezza e il suo equilibrio psicologico. Arrivato al limite, a metà aprile, l’uomo ha sporto denuncia presso i Carabinieri di Orvieto.

Le indagini, immediatamente avviate dai militari e coordinate dalla Procura di Terni mediante l’applicazione del cosiddetto "codice rosso", hanno portato il Gip del Tribunale di Terni a emettere un provvedimento di divieto di avvicinamento nei confronti della giovane, unitamente all’obbligo di mantenere una certa distanza dalla vittima. Tuttavia, nonostante la misura cautelare emessa il 26 aprile, la 24enne è stata sorpresa, pochi giorni dopo, da una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile nelle immediate vicinanze della residenza del 43enne.

Conseguentemente, è stata arrestata e posta agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida. Prima ancora del giudizio direttissimo, la giovane ha violato nuovamente le restrizioni imposte, evadendo in due occasioni distinte, che sono state prontamente segnalate all’Autorità Giudiziaria. A seguito dell’udienza di convalida, le è stato imposto l’obbligo di firma presso la Stazione dei Carabinieri di Orvieto.

Tuttavia, la donna ha continuato a ignorare le disposizioni, tanto che, il 10 maggio scorso, è stata nuovamente scoperta dagli agenti nei pressi della persona offesa e arrestata in flagrante. Dopo un’ulteriore udienza di convalida, l’obbligo di firma è stato inasprito, prevedendo la presentazione presso la polizia giudiziaria due volte al giorno, misura che si è rivelata ancora una volta inefficace. Le successive segnalazioni all’Autorità Giudiziaria hanno portato all’emissione di una misura più severa, eseguita giovedì 15 maggio dai militari di Orvieto: la giovane è stata condotta al carcere femminile di Perugia.

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