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Il caso

Orvieto, raid vandalico contro le auto in sosta. Scatta la sorveglianza speciale per un altro giovane

Il suo complice, lo scorso mese di novembre, era stato raggiunto dallo stesso provvedimento cautelare per la durata di un anno e sei mesi

14 Marzo 2025, 00:06

raid vandali auto orvieto

Una delle auto prese di mira dai vandali ad Orvieto

Una misura di prevenzione per la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. È quella arrivata, su proposta del questore di Terni, Luigi Mangino, dal Tribunale di Perugia, nei confronti di un giovane orvietano, non ancora 30enne, che, nell’estate del 2023, aveva danneggiato una sessantina di auto in sosta insieme ad un coetaneo. Quest’ultimo, lo scorso mese di novembre, era stato raggiunto dallo stesso provvedimento cautelare per la durata di un anno e sei mesi. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, i due agivano di notte rompendo con dei sassi i parabrezza delle auto.

Questo accadeva anche con una serie di attrezzi, a volte con un’ascia e, nell’ultima fase, lanciando addirittura basamenti di cemento sottratti da un cantiere edile dall’alto del parapetto della mura di cinta della rupe direttamente sulle auto parcheggiate in prossimità dell’ex chiesa della Madonna del Velo. Una rapida escalation di danneggiamenti notturni nei confronti delle auto lasciate in sosta in diverse piazze e strade del centro storico, senza una apparente motivazione, che aveva finito per causare un importante allarme sociale in tutta la comunità locale. Numerose, infatti, le denunce da parte di cittadini per i danni alle loro auto. Gli investigatori del commissariato di piazza Cahen che hanno condotto le indagini, coordinate dalla Procura di Terni, già alla fine dell’autunno del 2023 erano arrivati ad individuare e denunciare all’autorità giudiziaria i due giovani, ritenuti responsabili di quegli episodi.

In un’occasione il lunotto di uno di questi veicoli è stato addirittura spaccato con tre colpi sferrati con una mazza. Non si sono fatte attendere le indagini da parte della polizia di Stato che, a seguito delle ripetute segnalazioni, ha ricostruito l’operato dei due giovani che, in ripetute occasioni, si divertivano incomprensibilmente a lanciare ciottoli e sampietrini contro le auto parcheggiate.

Di fronte alla dettagliata richiesta della Questura, il Tribunale di Perugia ha ritenuto che sussistessero i presupposti per applicare la misura di prevenzione di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, che comporta tra le altre cose il fatto che i due giovani dovranno rimanere nelle rispettive abitazioni nelle ore notturne ed evitare di frequentare locali pubblici e persone con precedenti penali. Nel caso in cui queste prescrizioni venissero violate è previsto l’arresto.

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