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Cassa di Risparmio di Orvieto, l'ad di Banca del Fucino, Maiolini: "Mantenimento dell'autonomia e del marchio presupposti essenziali"

19 Dicembre 2024, 08:02

Cassa di Risparmio di Orvieto, l'ad di Banca del Fucino, Maiolini: "Mantenimento dell'autonomia e del marchio presupposti essenziali"

Con una nota, la Banca del Fucino ha dichiarato di "appreso con soddisfazione della decisione del Mediocredito Centrale S.p.A. (MCC) di avviare insieme un periodo di negoziazione in esclusiva sui termini e condizioni della cessione della quota dell’85,3% di Cassa di Risparmio di Orvieto S.p.A., oggetto del processo competitivo apertosi il 14 ottobre scorso".

La proposta di Banca del Fucino - così come espresso nella comunicazione di MCC - è stata ritenuta distintiva “sia per i contenuti economici e finanziari, sia per i contenuti industriali”. 

Il progetto presentato è stato riconosciuto idoneo a consentire “il rafforzamento del tessuto economico nei territori di riferimento, mantenendo l’autonomia della Cassa di Risparmio di Orvieto sul territorio nel rispetto della sua vocazione e della sua storia, e la salvaguardia dei livelli occupazionali”.

Il perfezionamento dell’operazione di acquisizione dell’85,3% della Cassa di Orvieto da parte di Banca del Fucino, per prodotto bancario aggregato, già oggi superiori ai 10 miliardi di euro, porterà alla creazione del primo gruppo bancario LSI a capitale privato nel Centro Sud Italia, con importanti sinergie tra le sue componenti, grazie alla loro contiguità geografica e alla loro forte complementarità in termini di prodotti e clientela di riferimento. 

Quest’operazione segna un passo importante nel percorso di sviluppo e di generazione di valore intrapreso da Banca del Fucino. “Siamo lieti della decisione di MCC e ringraziamo per il periodo di esclusiva concesso. È nostro impegno garantire la massima collaborazione e diligenza nel definire i dettagli dell’accordo con l’obiettivo di rispettare la tempistica fissata dal venditore: sottoscrizione degli accordi entro gennaio 2025 e conclusione dell’operazione, una volta ottenute le previste autorizzazioni, entro la prima metà del 2025. Crediamo molto in questa operazione, per la quale il mantenimento dell’autonomia della Cassa di Risparmio di Orvieto e del suo marchio è un presupposto essenziale: riteniamo infatti che la principale leva di sviluppo del Gruppo sia la piena valorizzazione dello specifico rapporto con il territorio di tutte le sue componenti,” ha spiegato Francesco Maiolini, AD di Banca del Fucino.     

La Banca del Fucino è stata assistita nell’ambito della proposta, in qualità di advisor finanziari, da Intesa Sanpaolo S.p.A., Divisione IMI Corporate & Investment Banking (FIG Origination Corporate Finance & Advisory) e da KPMG Advisory S.p.A., divisione Corporate Finance (team guidato da Dario Maria Spoto).

La due diligence fiscale, finanziaria e regolamentare è stata curata da  KPMG S.p.A., divisione Deal Advisory (team guidato da Giovanni Coci). Advisor legali dell’operazione sono stati lo Studio legale Avv. Prof. Mario Cera e Lener & Partners Studio Legale.

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