L'EVENTO
Il convegno al Teatro Mancinelli
Uno skyline del duomo colorato di giallo, la piazza dedicata al Mercato di Campagna Amica e allo street food contadino; la Giornata regionale del Ringraziamento celebrata con la processione offertoriale dei prodotti della terra portati dagli agricoltori umbri tra i suggestivi colonnati di basalto e travertino della cattedrale di Orvieto, in provincia di Terni. E poi il convegno, al Teatro Mancinelli, per riflettere sul ruolo del cibo come motore dei territori, a livello economico, turistico, ambientale e per il benessere delle comunità.
E’ questa la sintesi di una domenica speciale celebrata sulla Rupe, in occasione dell’evento “Orvieto Città del Gusto e dell’Arte”, organizzato dal Consorzio Orvieto Way of Life e Fondazione Cotarella, con il patrocinio del Comune di Orvieto e il supporto del Gal Trasimeno Orvietano, Coldiretti Umbria e Consorzio Vini Orvieto. Tante le attività e le iniziative proposte dall’Organizzazione agricola, per valorizzare il cibo made in Italy, il lavoro delle imprese agricole e le eccellenze enogastronomiche del territorio. Centrale il convegno dal titolo “Agricoltura, Turismo e Cibo buono”.
“Tutto ruota intorno al cibo, ma purtroppo quello ultra-processato sta minacciando il futuro dei nostri giovani, da 1 ai 15 anni. La qualità del cibo è la chiave: su quello cattivo si gioca una partita fatale per il nostro paese. È tempo di scegliere consapevolmente per proteggere la salute e il domani delle nuove generazioni”, ha dichiarato Vincenzo Gesmundo, segretario generale di Coldiretti, che ha introdotto i lavori.
“Dobbiamo essere sempre più consapevoli del ruolo che l’agricoltura ha verso il turismo - ha aggiunto Dominga Cotarella, presidente nazionale di Terranostra -. L’agricoltura di qualità, multifunzionale, ci rende leader in Europa. Dobbiamo partire da questa consapevolezza. Con le nostre aziende - ha spiegato - rendiamo le aree rurali non solo luoghi di produzione ma di fruizione e di formazione”.
Numerosi sono stati gli interventi di addetti ai lavori ed esperti durante la tavola rotonda, moderata dal giornalista Paolo Vizzari.
Le conclusioni sono state invece affidate ad Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti: “L'Italia – ha dichiarato - è il cuore pulsante di piccoli comuni, borghi e aree interne dove nascono le eccellenze che il mondo ci invidia: le nostre DOP e i nostri vini. All'Europa - ha poi sottolineato il presidente Prandini - chiediamo più coraggio e visione. Le risorse della PAC devono sostenere i veri agricoltori, chi vive davvero di agricoltura. Un’agricoltura che non può più essere l'anello debole su cui scaricare le inefficienze della filiera, ma il pilastro su cui costruire il futuro”. La giornata si è conclusa poi con un pranzo degustazione a base dei prodotti di Campagna Amica, che è stata organizzata al Palazzo del Vino e dei Prodotti della terra in piazza San Giovanni.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy