I DATI
Quale sarà il futuro delle scuole di Narni Centro? A chiederselo è il consigliere comunale Cecilia Cari, capogruppo del Gruppo Misto, che ha raccolto la voce di molti genitori del centro storico di Narni, in provincia di Terni, preoccupati per il futuro degli istituti scolastici del cuore cittadino, a partire dalla scuola primaria “Garibaldi”, presentando un’interrogazione sulla preoccupante questione.
“Negli ultimi anni – spiega Cari - la situazione scolastica nel centro abitato di Narni ha subito un progressivo e grave depotenziamento, con riduzione costante delle sezioni e un rischio ormai concreto di chiusura dei plessi per mancato raggiungimento delle soglie di iscritti. Nonostante le dichiarazioni di principio, l’amministrazione comunale ha dimostrato una grave negligenza nel prendere misure efficaci per evitare questo declino irreversibile".
"La Regione Umbria – continua - ha assunto una posizione di opposizione ai tagli ministeriali, definendoli un danno irreparabile per il territorio, ma l’amministrazione comunale appare incapace o poco motivata a intraprendere azioni concrete di contrasto, anche legali. La situazione è aggravata dall’inaugurazione di nuove scuole extra-centro, che inevitabilmente sottraggono iscritti al centro storico, indebolendo ulteriormente i plessi tradizionali e accelerando un processo di spopolamento e marginalizzazione del cuore di Narni. I dati degli ultimi anni scolastici (dal 2016 al 2025) – aggiunge Cari - evidenziano un calo netto e costante delle iscrizioni e delle sezioni nel centro storico, con un progressivo svuotamento che, se non fermato, porterà a una situazione di non ritorno per le scuole e per la comunità tutta”.
Per capire meglio la situazione, occorre analizzare i numeri. Quest’anno alla scuola primaria Garibaldi di Narni Centro è stata formata solo una prima classe a tempo lungo di 9 alunni. La classe prima a tempo corto è stata formata al plesso di Santa Lucia (la scuola extra – centro di cui parla il consigliere Cari) per un totale di 10 iscritti. Anche lo scorso anno Narni Centro ha contato la presenza di una sola prima a tempo lungo, perché anche in quel caso la prima a tempo corto era stata formata a Santa Lucia.
Quest’ultimo plesso è stato inaugurato in occasione dell’apertura dell’anno scolastico perché è stato interessato da lavori derivanti dai fondi Pnrr che hanno dato una nuova veste alla scuola. Se si guardano i totali, la Garibaldi di Narni Centro conta complessivamente 93 alunni iscritti, Santa Lucia 21 (una prima da 10 e una seconda da 11 alunni). La situazione è ben diversa alla scuola primaria Pertini di Narni Scalo dove quest’anno si sono formate ben quattro prime classi, due a tempo corto e due a tempo lungo per un totale di 73 alunni. Gli alunni complessivi della Pertini sono 326, quasi quattro volte quelli di Narni. Ed in centro si narra che molti alunni iscritti alle prime classi della Pertini provengono dalle scuole dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo di Narni Centro.
I genitori sono molto preoccupati e la domanda che si fanno è perché “dividere” le iscrizioni in due scuole, quella di Narni e quella di Santa Lucia, così vicine. Tra l’altro l’indebolimento delle iscrizioni alla primaria di Narni Centro si sta ripercuotendo anche sulla scuola media Umberto I che ovviamente perde iscritti sulla scia dell’elementare.
“È evidente – aggiunge Cari - che, senza un impegno deciso e immediato, assisteremo alla lenta ma inesorabile desertificazione del centro storico anche sotto il profilo educativo. Per queste ragioni chiedo al sindaco ed alla giunta quali iniziative concrete e urgenti intendano mettere in campo per fermare il depotenziamento e la possibile chiusura del plesso scolastico nel centro abitato di Narni, evitando di compromettere per sempre un elemento strategico per la vitalità sociale e culturale del territorio e se risultino in programma collaborazioni attive con la Regione Umbria e il Ministero dell’Istruzione per contrastare i tagli alle sezioni e le politiche di riduzione scolastica, anche mediante azioni legali o politiche incisive, e perché tali iniziative non siano state ancora rese pubbliche o supportate con determinazione. Quali misure tangibili e immediate – chiede il consigliere del Gruppo Misto - verranno adottate per invertire la tendenza negativa delle iscrizioni?".
"Come si intende contenere gli effetti destabilizzanti derivanti dall’apertura di nuove strutture scolastiche in zone extra-centro, che stanno sottraendo utenza e risorse alle scuole storiche, con il rischio di spostamenti irreversibili e dannosi per il tessuto urbano? Quali risorse finanziarie e umane concrete sono state allocate per sostenere e sviluppare i progetti innovativi come ‘Scuole 4.0’ nel centro abitato, in modo da rendere le scuole attrattive e al passo con le nuove esigenze formative, anziché limitarsi a interventi marginali? Perché, fino ad oggi – incalza Cari - non si è visto un progetto organico e strategico per la salvaguardia e il rilancio dell’istituto scolastico centrale, lasciando così il terreno libero a una progressiva decadenza. Si invita con urgenza l’amministrazione – conclude - a considerare che le scelte finora adottate stanno portando a una situazione di non ritorno, con conseguenze pesantissime per il futuro demografico, sociale e culturale di Narni, mettendo a rischio la stessa sopravvivenza del centro storico come luogo vitale e abitato”.
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