FESTIVAL DELLE ARTI DEL MEDIOEVO
Sarà Giovanni Boccaccio il protagonista della 58esima edizione della Corsa all’Anello di Narni, nel 650esimo anniversario della sua morte. Il tema è stato svelato durante il Festival delle Arti del Medioevo dalla storica medievalista Letizia Pellegrini, da tempo collaboratrice dell’Associazione Corsa all’Anello.
"Boccaccio – ha spiegato Pellegrini – è un faro indiscusso del Trecento, accostato a Dante per aver forgiato l’italiano scritto. Ma è spesso più famoso che conosciuto: dal suo nome è nato l’aggettivo “boccaccesco”, che lo fa sembrare sboccato o licenzioso. In realtà, la sua scrittura è di un’eleganza raffinata, e il suo modo di trattare l’amore e il desiderio restituisce piena dignità alla dimensione umana e terrena".
Cuore dell’opera boccacciana, il Decameron, che Pellegrini definisce «una vera e propria “Terrestre Commedia”, come la chiamò De Sanctis: non un testo erotico, ma un affresco vastissimo della società del Trecento, dove convivono mercanti e religiosi, pellegrini e diplomatici, donne e uomini in un gioco di passioni, intelligenza e destino.
Il Decameron, ambientato in un’Europa scossa dalla peste, è anche un testo sorprendentemente attuale. "È la prima narrazione di un “lockdown” – ha sottolineato la storica – dieci giovani che si ritirano in campagna per sfuggire al contagio, e che trasformano la paura in racconto, musica, convivialità. Un’opera che parla di resilienza, di come l’arte e la fantasia possano diventare una risposta collettiva alla crisi".
La scelta di Boccaccio come tema non ha solo valore celebrativo. "Il Decameron – ha ricordato Pellegrini – ci consegna una miniera di dettagli storici, dalle usanze ai costumi, dagli arredi ai mestieri, fino ai rapporti tra cristiani, ebrei e musulmani. È una fonte letteraria che funziona perché verosimile, e proprio questa verosimiglianza la rende preziosa anche oggi".
Per l’associazione Corsa all’Anello, il riferimento a Boccaccio rappresenta una sfida e un’opportunità. "Significa – ha concluso Pellegrini – guardare oltre l’orizzonte di Narni, collocandosi nel cuore del Trecento come epoca di profonde trasformazioni, e offrire ai Terzieri strumenti nuovi per crescere e arricchire le loro rievocazioni".
A sottolineare il senso di continuità con il percorso intrapreso nell’ultima edizione è la presidente dell’associazione Corsa all’Anello, Patrizia Nannini: "Con Boccaccio proseguiamo il taglio che abbiamo scelto nel 2025, un approccio che mette al centro la storia e la tradizione, rafforzando il legame tra ricerca, cultura e rievocazione. È un modo per dare più profondità ai nostri eventi e per restituire alla città un racconto che non sia solo spettacolo, ma anche conoscenza e crescita collettiva. Mi preme poi sottolineare che il 2026 avrà un significato ancora più speciale per Narni: ricorreranno infatti i 1650 anni dalla morte di San Giovenale, nostro patrono, figura intorno alla quale la rievocazione è nata e si rinnova da 58 anni. Sarà un anniversario che vivremo con grande partecipazione e che arricchiremo con eventi a tema, ai quali l’associazione e i Terzieri tengono in modo particolare, perché legati all’identità più profonda della città e al cuore stesso della nostra festa".
Con il nome di Boccaccio, la Corsa all’Anello si prepara dunque a un’edizione che intreccerà storia, letteratura e vita quotidiana, nel segno di uno dei giganti della cultura europea.
FESTIVAL DELLE ARTI DEL MEDIOEVO – programma della giornata di chiusura domenica 31 agosto
A partire dalle 9 (Campo de li Giochi) evento nazionale di Coppa Italia, Monta Storica e Trofeo Narni. Gare equestri con la collaborazione della Federazione Fitetrec-Ante
Alle 10 (auditorium Bortolotti) apertura Fiera del libro
Alle 10.40 (auditorium Bortolotti) “Ricostruire o inventare il passato?”, considerazioni intorno alla Corsa all’Anello e alle altre manifestazioni storiche. Incontro organizzato in collaborazione con il Centro Studi Storici di Narni, conferenza-lezione a cura di Marco Bartolini – Eleonora Mancini
Alle 11.20 (auditorium Bortolotti) “Storia da sfogliare Sulle teste nel Medioevo. Storie e immagini di capelli”, conferenza-lezione a cura di Virtus Zallot. Un percorso tra simboli, mode e significati legati ai capelli nel Medioevo
Alle 12 (auditorium Bortolotti) “L’esplosione vestimentaria nel Trecento”, conferenza-lezione a cura di Maria Giuseppina Muzzarelli. Colori, tessuti e forme in trasformazione: attraverso l’abito il 14esimo secolo segna una svolta nello stile e nell’espressione individuale
Alle 16 (auditorium Bortolotti) “Storia da sfogliare Lo spazio dei pellegrini. Forme e modi della mobilità in epoca medievale”, conferenza-lezione a cura di Luigi Russo. La mobilità come spazio culturale e sociale: percorsi condivisi, accoglienza e impronte lasciate lungo le strade sacre del Medioevo
Alle 16.40 (auditorium Bortolotti) “Rievocatori e ri-costruttori: il futuro delle feste della storia”, interventi di Franco Franceschi (storico del Medioevo), Michele Francioli (Comune di Narni), Filippo Giovannelli (Calcio storico fiorentino), Aldo Pesetti (Ente Palio San Giovanni Battista di Fabriano), Sara Paci Piccolo (docente di Storia del costume e della moda), Stefano Venarucci (Calendimaggio di Assisi)
Alle 19 (sala ex Refettorio di palazzo dei Priori) Aperitivi delle pergamene: Frate vino e sorella musica. Francesco d’Assisi a Narni nel film “La leggenda dei tre compagni”. Incontro con Arnaldo Casali e, a seguire, aperitivo
Alle 20 proiezione del film “La Stella di Greccio”
Alle 21 (piazza dei Priori) parata di chiusura a cura degli Sbandieratori Città di Narni.
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