IL PROGETTO
Giuseppe Ira, presidente di Leolandia
“Il progetto di realizzazione di un parco a tema nell’area di Narni rappresenta, senza dubbio, un’opportunità strategica per il territorio umbro e per il più ampio comparto turistico nazionale. Si tratta tuttavia di un’iniziativa ambiziosa, con un fabbisogno finanziario significativo e un orizzonte di rientro degli investimenti strutturalmente lungo. A seguito del recente confronto con le autorità locali, desidero ribadire che la sostenibilità economica di un intervento di tale portata richiede necessariamente la presenza di un investitore dotato di visione industriale e disponibilità a sostenere nel tempo un piano di sviluppo complesso e articolato.”
Sono le dichiarazioni di Giuseppe Ira, presidente di Leolandia, uno dei principali parchi di divertimento d’Italia e con richiamo anche internazionale a margine di un tavolo tecnico in cui il manager è stato convocato per parlare di un progetto che sembra tutt’altro che sepolto per l’area di San Liberato a Narni, in provincia di Terni.
Si tratta di un chiarimento importante che rappresenta due aspetti principali: gli imprenditori che sono alla base del progetto di costruire Leolandia Umbria sono ancora a caccia dei finanziamenti e hanno ancora intenzione di realizzare il parco nella zona di San Liberato a due passi da Narni in una posizione assolutamente strategica per un’attività di questo tipo.
Le notizie che erano circolate qualche giorno fa e che avevamo prontamente smentito arrivavano a conclusioni piuttosto affrettate e quanto mai strumentali. Detto questo, la posizione di Ira rimane quella nota da diverso tempo: dopo il Covid-19 i finanziamenti dalla sua società non potevano essere più disponibili ma rimaneva il supporto. Ecco la conferma dettata anche da uno scenario del parco mutato: “In questa fase, Leolandia è fortemente impegnata nel potenziamento del parco di Capriate San Gervasio, in provincia di Bergamo, attraverso un importante piano di investimenti destinato a nuove attrazioni e all’ampliamento delle aree tematiche, con l’obiettivo di rafforzare la propria leadership nel segmento dell’intrattenimento per famiglie con bambini".
"Pur non essendo oggi interessato ad assumere un ruolo diretto nell’investimento previsto per l’Umbria, confermo - ha concluso Ira - la mia piena disponibilità a offrire il mio contributo in qualità di consulente, mettendo a disposizione l’esperienza maturata in oltre vent’anni di attività nel settore dei parchi tematici.”
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