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Il caso

Brutta avventura per un narnese a Barcellona. Derubato del cellulare mentre si trova nella metropolitana

E' stata subito informata la polizia catalana ma per il momento l'uomo non è riuscito a ritrovare il suo smartphone

23 Gennaio 2025, 06:23

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Una veduta di Barcellona in Spagna

Brutta avventura per un narnese in trasferta di lavoro ad un evento internazionale alla fiera di Gran Via di Barcellona. Scippo in metro e azione immediata della Mossos d’esquadra, la preparatissima polizia spagnola, che ha braccato il ladro, ma senza la refurtiva del concittadino del Gattamelata. Un evento internazionale con decine di migliaia di visitatori e decine di aziende espositrici nella capitale della Catalogna è un’occasione ghiottissima per i “pickpocket”, gli scippatori che infestano un po’ tutti i luoghi delle grandi metropoli. Negli ultimi anni, però, pare che Barcellona sia particolarmente peggiorata dal punto di vista della microcriminalità.

“Quando uscite dalla fiera toglietevi il badge perché i ladri vedono i partecipanti a questi eventi come galline dalle uova d’oro”, ha commentato uno dei poliziotti spagnoli al malcapitato narnese. Questo il suo racconto: “Eravamo diretti ad un evento in centro a Barcellona, uno dei tanti aperitivi che alcune società organizzano e al quale siamo invitati dopo una dura giornata di fiera. I taxi erano impossibili da prendere, sia Bolt che Uber che quelli ordinari. Così ci siamo decisi ad andare con la metro che a Barcellona ha un ottimo servizio. Dopo una serie di errori ci siamo ritrovati a dover cambiare linea e ad ogni cambio di treno si doveva comprare un biglietto”. E qui lo scippatore ha colto l’occasione: “Mentre un mio collega faceva il biglietto, mi sono avvicinato per aiutarlo. La sua carta non andava e mi sono fatto avanti io. Mentre mi avvicino sento un colpo addosso, veloce. Mi giro e intravedo una figura. Mentre cerco di dirgli qualcosa si è già volatilizzato e faccio il biglietto pensando che fosse un passeggero solo più ansioso della media”.

Qui la scoperta: “Passato il tornello mi tocco la tasca sinistra del giaccone e non trovo il telefono. Panico. Il mio iPhone è sparito e non è neanche in nessun’altra tasca”. Ci vorrà poco per capire cosa è successo: “Per farla breve due sorveglianti della metro mi hanno subito soccorso mentre ero in preda al panico e cercavo di localizzare il telefono col mio MacBook che avevo nello zaino essendo stato in fiera. Poco dopo mi raggiungono due poliziotti in borghese e poi uno in divisa che mi dice di aver braccato il ladro”.

Prima la sorpresa mancata poi la denuncia: “Uno degli agenti mi porta un telefono, ma non è il mio. L’avevano già trovato, ma il mio ladro l’aveva passato ad un complice e chissà dove sia finito. Bene per l’altra vittima di furto che avrà trovato il suo smartphone”. Danno materiale, ma soprattutto lavorativo: “Con decine di appuntamenti e lavoro da sbrigare sia social che per altre mille ragioni, rimanere senza telefono ormai è decisamente sconveniente. Poi ho sporto denuncia alla puntualissima polizia spagnola che mi ha anche mostrato il momento del furto, ma del mio smartphone si è persa ogni traccia”, ha concluso il narnese di ritorno ormai dalla Catalogna.

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