Motori
L’elettrico sarà la motorizzazione del futuro, questo è fuori dubbio, ma ancora c’è tanta strada da fare, perché allo stato attuale, l’auto elettrica resta un privilegio per pochi eletti. I vantaggi dell’elettrico sono tanti, ma anche i problemi che crea: scarsa autonomia, punti di ricarica insufficienti in molte zone europee (non solo italiane) e, non ultimo, il degrado delle batterie. Un’auto elettrica ha pochissima manutenzione e, a parte alcuni dei primi modelli, che potevano presentare problemi al cuscinetto del rotore (nel qual caso buttavi tutto), il vero incubo è rappresentato dalla durata e dal degrado delle batterie. Visto che, al momento, non esistono produttori after-market di batterie, celle e parti di ricambio, nel caso la batteria risulti danneggiata e fuori garanzia, sono problemi. Non dimentichiamo, poi, che c’è anche il discorso sicurezza, insomma, questi sono i punti su cui verte il “Regolamento UE 2023/1542”, che mira ad introdurre un vero e proprio “Passaporto digitale” sullo stato delle batterie, che deve seguire l’auto e che dovrebbe entrare in vigore entro il 2027. Stante quanto sopra, la Kia ha deciso di anticipare i tempi, con una sperimentazione, che sta portando avanti sulla EV3, in Germania. Un’auto messa a punto in Corea, equipaggiata con un sistema che si chiama “Dukosi”, in grado di: monitorare e trasmettere i dati rilevati dal funzionamento delle batterie, in tempo reale per ciascuna delle celle e salvarli nel passaporto digitale della batteria. Informazioni, che poi risultano disponibili a tutti, meccanici ed utenti vari, attraverso l’infotainment dell’auto. Insomma il “SoH” (lo stato di salute della batteria), sarà tracciabile e comprensivo di ogni intervento effettuato. Un vantaggio non di poco conto, per chi si avvicinerà ad un usato con la scintilla.
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