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OMODA & JAECOO

Mornine è alle porte: tra robot ed IA

Tra robot ed IA, l’era dell’intelligenza biologica volge al termine

Giovanni Massini

27 Agosto 2025, 11:29

“Mornine” è alle porte

Facciamocene tutti una ragione, siamo superati, non serviamo più a niente. Ormai, con l’IA (noi la scriviamo all’italiana), anche il lavoro del sottoscritto ha le ore contate. Basta scaricare qualche app, dargli dei testi, chiedergli qualche ricerca e conferma sulle fonti, indicargli la lunghezza del pezzo ed il gioco è fatto. Tempo trascorso, meno di 5 minuti. Ancora ci sono delle ruvidità, nel senso che questa benedetta “IA” prende delle belle “Toppe”, utilizza sempre gli stessi verbi, insomma, va comunque seguita e controllata, ma diamogli un po’ di tempo, molto poco e noi giornalisti “Umani” andremo tutti in pensione (speriamo presto, penserà qualcuno). Non parliamo poi della “Robotizzazione”, della creazione di cloni meccanici su struttura antropomorfa (con fattezze umane, con gambe e braccia), i robot tanto cari ad Isaac Azimov, che ormai sono alle porte, nel senso letterale del termine. “AiMOGA”, infatti, riesce ad aprire automaticamente le porte di un’auto e quindi anche quelle di casa. Questo robot, creato dalla casa automobilistica cinese “OMODA & JAECOO” ha già debuttato al Gaikindo Indonesia International Auto Show (GIIAS 2025) di Giacarta ed ha già trovato lavoro, perché le prime 220 unità sono state consegnate ad altrettante concessionarie, con funzioni varie “Applicative”, come ci confermano. Un risultato notevole, che anticipa le straordinarie capacità paventate da Optimus, di Elon Musk, in grado di sostituire l’uomo, in quasi tutti i lavori, faticosi e domestici, che stando alle anticipazioni del suo visionario creatore, dovrebbe essere commercializzato già tra un paio d’anni.

Addio colf, addio rivendicazioni sindacali per i lavoratori in fabbrica, addio personale umano, infermieri e medici compresi. “E noi, che fine faremo”. Non lo sappiamo, ma potremmo chiedere aiuto all’intelligenza artificiale, per disegnare possibili scenari futuri. Fatto sta, che questo AiMOGA vanta una: “Interazione fisica completamente autonoma, con percezione multi modale nella coordinazione degli arti superiori e inferiori e nel controllo end-to-end”. Ma quanto dura acceso, in sostanza, in gergo automobilistico, quanti km fa questo robot con una ricarica. Tanti, grazie alle nuove batterie allo stato solido sviluppate da mamma Chery, che vantano una densità energetica superiore a 600 Wh/kg e soprattutto, rispetto alle tradizionali batterie al litio, risultano molto più sicure (non prendono fuoco). I sistemi di percezione, che fungono da occhi, sono gli stessi avanzatissimi applicativi, che la casa utilizza per le proprie auto. Soluzioni basate sulla fusione di sensori vari, gestiti da algoritmi avanzatissimi, che sulle auto del brand, già garantiscono una precisione di navigazione entro ±5 centimetri (la norma è di ±20 centimetri).

Il robot, quindi, è in grado di gestire la sua posizione e di pianificare i percorsi da scegliere, negli scenari più complessi. AiMOGA (non si sa se sia maschio o femmina) parla e capisce e grazie all’integrazione “IA”, con il “modelloLLM  Deepseek Large”, è in grado di elaborare concetti che implicano una comprensione semantica (ramo della scienza linguistica, che studia il significato di parole e frasi) e che si avvicinano molto ad una vera e propria analisi emotiva. Stessi sistemi montati su una Omoda 7. Tra poco, dunque, questo robot oltre ad intrattenervi dal concessionario, quando andate a vedere un’auto, potrà aiutarvi anche in casa, ma pare sia suscettibile, quindi: non chiamatelo AiMOGA, quella è la sua sigla, il suo nome è “Mornine”.

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