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Ne abbiamo già parlato, ma repetita iuvant: perché il sistema ibrido E-Tech di Renault è davvero uno dei più efficienti in circolazione. Il merito? In gran parte di una trasmissione geniale, unica nel suo genere, che ha cambiato il modo di intendere l’ibrido.
Tutto parte da un’idea nata circa dieci anni fa: progettare un cambio per motori ibridi con due rapporti per l’elettrico e quattro per il termico, il tutto senza frizione, sfruttando innesti a denti. Il risultato? 15 combinazioni di funzionamento tra i motori, per ottimizzare fluidità, consumi e prestazioni. La leggenda narra che il primo prototipo funzionante fu costruito con i Lego. E funziona così bene che, dal 2020 – anno del debutto su Clio, poi su Captur e Mégane – il sistema E-Tech ha portato Renault sul podio dell’ibrido: seconda in Europa e prima in Francia, con una quota di mercato che ha raggiunto il 44,2% nel primo trimestre 2025.
Sulle strade intorno al castello di Chantilly abbiamo testato le nuove versioni di Symbioz ed Espace, entrambe dotate di motorizzazioni Full Hybrid E-Tech. La Symbioz, in particolare, cambia pelle con l’adozione del nuovo 1.8 litri a ciclo Atkinson, che sostituisce il precedente 1.6, portando la potenza complessiva a 160 CV. Il motore termico eroga 109 CV, con una coppia aumentata del 25% rispetto alla generazione precedente. A completare il sistema ci sono due motori elettrici alimentati da una batteria da 1,4 kWh, ora raffreddata attivamente.
Il consumo dichiarato nel ciclo WLTP è di appena 4,3 l/100 km, con emissioni di CO₂ a 98 g/km. L’autonomia può toccare i 1.000 km e la modalità elettrica è disponibile fino all’80% del tempo in città, senza bisogno di ricariche esterne. Anche le prestazioni migliorano: lo scatto da 0 a 100 km/h avviene in 9,1 secondi, contro i 10,6 della versione precedente.
Symbioz si posiziona nel cuore del segmento C con 4,41 metri di lunghezza e 1,79 di larghezza, offre una panchetta posteriore scorrevole di 16 cm e una capacità di carico che raggiunge 624 litri. In abitacolo non mancano comfort e tecnologia, tra cui il tetto panoramico Solarbay® opacizzabile elettronicamente, anche con comandi vocali. E la capacità di traino? Aumentata: ora arriva a 1.000 kg.
Il nuovo Renault Espace rimane fedele alla sua vocazione da grande viaggiatore, ma si presenta con un look rivisitato, interni ancora più curati e un sistema ibrido E-Tech da 200 CV ottimizzato. Sotto il cofano c’è un 3 cilindri turbo benzina da 1.2 litri e 130 CV, abbinato a due motori elettrici da 70 e 25 CV, con batteria da 2 kWh.
I numeri parlano chiaro: 4,8 l/100 km di consumo WLTP, 108 g/km di CO₂, fino a 1.100 km di autonomia. Il cambio è lo stesso a innesto a denti, ma con software aggiornato per garantire risposte più rapide, in particolare nelle accelerazioni tra i 40 e gli 80 km/h. Il tutto si traduce in una guida fluida e piacevole.
Anche il comfort è stato migliorato: vetri più spessi, isolamento acustico rivisto, nuovi sedili più ergonomici e dotazioni di bordo di alto livello. Il tetto panoramico Solarbay® è il più grande della gamma Renault (circa 2 m²). A bordo, spazio per 5 o 7 passeggeri e un bagagliaio che va da 692 a 2.224 litri, a seconda della configurazione. La lunghezza complessiva è di 4,72 metri.
Espace vanta inoltre il sistema 4Control Advanced a quattro ruote sterzanti, fari Matrix LED Vision, head-up display e fino a 32 sistemi di assistenza alla guida, tra cui la guida autonoma di livello 2. Un pacchetto tecnologico di altissimo profilo.
La Symbioz Full Hybrid parte da 32.450 euro, mentre la nuova Espace è proposta anche in versione a 5 posti, con prezzi da 42.300 euro. Entrambi i modelli sono esempi concreti di una transizione intelligente verso la mobilità sostenibile, capaci di coniugare piacere di guida, efficienza ed elevata tecnologia, senza compromessi.
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