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Ferrari 296 Speciale: la dimensione della perfezione

880 Cv, 25 km in elettrico, 0-100 da 2,8 secondi

Giovanni Massini

30 Aprile 2025, 11:42

Ferrari 269 Speciale: la dimensione della perfezione

Si tratta di una Ferrari ibrida plug-in, di quelle che possono andare anche solo in elettrico, in questo caso per 25 km, ma con tanto pepe sotto al cofano, come da tradizione Ferrari. Questa 296 Speciale segue la tradizione di quei modelli, diciamo Particolari, messi a punto dalla casa del Cavallino Rampante come: Challenge Stradale, 430 Scuderia, 458 Speciale e 488 Pista. La vettura parte dalla base di una normale, si fa per dire, 296 GTB, quindi: motore V6 biturbo con V a 120°, coadiuvato da un elettrico, il tutto alloggiato in posizione centrale-posteriore. Il motore termico, ispirato a quello della 296 Challenge, monta: bielle in titanio, pistoni rinforzati e albero motore alleggerito, per un incremento di 37 Cv, 700 in totale, poi c’è l’elettrico, anche questo tirato al limite, che aggiunge altri 180 Cv, il tutto per 880 Cv ed uno 0-100 da 2,8 secondi. L’incremento dell’elettrico, poi, ha consentito di aggiornare la dinamica della trasmissione DCT a otto rapporti, con tempi di cambiata ridotti. Ma niente paura, se volete andare ad emissioni “0”, grazie ad una batteria da 7,45 kWh, potete farlo per 25 km. Aggiornata anche l’aerodinamica, con soluzioni mediate dalla 296 Challenge, come: un aero damper sul cofano anteriore e derive verticali sul paraurti posteriore, che lavorano in sinergia con lo spoiler attivo posteriore, per generare un maggiore carico verticale aggiuntivo.

Ridotto anche il peso di 60 kg, grazie ad una maggiore utilizzo di fibra di carbonio e leghe di titanio, per un rapporto peso/potenza da record, che scende a 1,60 kg/Cv. In quanto a gestione elettronica, c’è l’ultima versione del controllore ABS Evo, che migliora anche la frenata su ogni superfice e condizione di aderenza. Ovviamente rivisto l’assetto, con una nuova taratura di molle e ammortizzatori: questa speciale è più bassa di 5 mm, rispetto alla GTB e vanta una riduzione del 13% del gradiente di rollio in curva. Salto di qualità anche a livello sonoro, pur mantenendo gli stessi collettori di scarico, ma cambia la timbrica soprattutto sulle frequenze acute. Le modalità di guida selezionabili tramite l’eManettino, posizionato nella parte sinistra del volante, sono quattro: eDrive, con il termico spento, per un massimo di 25 km ed un massimo di 135 km/h; Hybrid, la modalità attiva all’accensione, che gestisce entrambe i propulsori; Performance, con l’endotermico sempre acceso, funzione che privilegia il mantenimento della carica della batteria; Qualify, per le massime prestazioni.

A livello estetico, la Speciale, come ci dicono in casa: “Adotta codici linguistici più radicali, di una GTB, che pur garantendo prestazioni elevatissime, tende a dissimulare con una veste raffinata”. Il Centro Stile Ferrari, diretto da Flavio Manzoni, ha lavorato soprattutto sul frontale, con un cofano più scavato e la parte bassa, che adotta un nuovo splitter aggiuntivo ed una Bocca molto aggressiva. Sul posteriore, come accennato, compaiono due ali a sbalzo. Internamente, rispetto alla 296 GTB, troviamo un maggiore utilizzo della fibra di carbonio, come sul pannello porta (blocco unico di fibra di carbonio) e sul tunnel centrale. La Speciale ha un nuovo colore dedicato, si chiama Verde Nürburgring e, per la prima volta, è disponibile anche una livrea bianca, con due fasce longitudinali. Per cortesia, non chiedeteci il prezzo.

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