STRADE
Secondo l’ultimo rapporto ETSC (European Transport Safety Council), in Europa, ogni anno abbiamo circa: 1.291.000 feriti sulle strade, di cui 141.000 gravi. Un bollettino degno di una guerra, ma la cosa più grave è che, secondo l’ETSC, queste cifre sono sottostimate ed andrebbero riviste al rialzo. Sono vari i fattori, che concorrono a questi risultati puntualmente sottostimati: mancati rilievi della polizia in molti incidenti; raccolta delle informazioni non puntuale e spesso incongrue; spesso non si accerta l’entità delle lesioni ed il coinvolgimento con pedoni e ciclisti; difficoltà strutturali, per tutti i Governi, di collegare i dati dei vari Enti sanitari, con quelli della polizia. Insomma, notizie poco rassicuranti ed oggi parliamo solo di feriti. Ricordiamo, che l’obiettivo che si è prefissato la UE nel 2021, per il 2030, sarebbe di una riduzione del 50% di morti e feriti gravi sulle strade, ma il rapporto Estc 2013/2023, relativo a 24 Stati membri chiarisce che: i decessi sono diminuiti solo del 16% ed i feriti gravi solo del 13%. Insomma, bisogna rimboccarsi le maniche e fare di più. Diamo un’occhiata alle raccomandazioni dell’Estc: presenza di leader che si assumano le loro responsabilità e trasparenza nei finanziamenti, per raccolta dati e partnership varie; limiti di velocità sicuri; strade progettate meglio; promuovere l’uso di tecnologie, sui veicoli, in grado di prevenire e ridurre collisioni; formazione di conducenti più adeguate e controlli più incisivi; risposte più tempestive nelle emergenze da incidente.
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