Motori
Buon inizio per la Mazda, una delle poche case automobilistiche che, parallelamente all’elettrico, sta realmente portando avanti ricerca, seria, per i motori termici, compresi i diesel. Nel primo trimestre dell’anno, fino a marzo per capirci, la casa giapponese ha venduto, a livello mondo, circa 1.330 milioni di unità ed ora arriva la nuova CX60, che dal 2022 ha venduto 61.000 unità. Il nuovo modello, a livello estetico resta praticamente invariato, cambia la mascherina e qualche altro particolare e, a fronte di identiche dimensioni, aumenta un pochino l’abitabilità interna, già ai massimi livelli: lunghezza da 4.745 mm, con un bagagliaio che va dai 570 ai 1.148 litri (1.726 fino al tetto). La capacità di traino, informazione importante, per un Suv di questo tipo, è di 2.500 kg e c’è anche un’apposita modalità di guida, da selezionare. La Mazda è anche una “giapponese”, rispettosa della filosofia “Kaizen”. Termine complesso da tradurre, che sta per: miglioramento continuo. In sostanza, c’è assoluto rispetto per l’opinione del cliente, i feedback vengono raccolti, selezionati e se ne tiene conto per i futuri aggiornamenti (dovrebbero farlo tutti, ma non è così). Questa nuova CX60 offre anche una piacevole modalità di acquisto: prenoti, ti fai un test drive di un’oretta e c’è un addetto, che ti spiega proprio tutto sull’auto, poi se sei soddisfatto, te la prendi.
Vediamo le modifiche principali: innanzitutto l’assetto, che mantiene sospensioni anteriori a doppio braccio oscillante, ma con geometria totalmente rivista e multilink le posteriori e qui le modifiche sono state più corpose; il servosterzo ora è elettrico a doppio pignone, è più diretto, reattivo e delicato nella gestione; rivisto il software e la struttura del “KPC” (Kinematic Posture Control), per migliorare la tenuta del retrotreno; ottimizzato il cambio, tutto fatto in casa, un doppia frizione a 8 rapporti, che ora offre anche una ripresa più pronta, oltre che in cambiata, anche per la riattivazione dopo il veleggio (la CX60 riesce a veleggiare, soprattutto la diesel, anche per il 37% dei percorsi). Ora parliamo di motori, iniziando dalla plug-in, l’e-Skyactive PHEV: la base termica è su un 2.5 benzina da 141 kW, accoppiato ad un elettrico da 129 kW, alimentato da una corposa batteria da 17,8 kWh, per una potenza totale di 327 Cv ed uno 0-100 da 5,8 secondi, l’autonomia in solo elettrico è di circa 64 Km. Da notare, che oltre alla classica modalità di ricarica alla spina, su questa ibrida si può selezionare il limite di carica desiderato, sotto il quale non scendere mai e, se tropo basso, in automatico il termico ricarica. Questa versione è disponibile solo con trazione integrale. Due i diesel, entrambi mild hybrid a 48V, basati su un bellissimo 6 cilindri “e-Skyactive D” di 3.3 litri: 200 Cv, a trazione posteriore e 249 Cv (all’estero sono 254), a trazione integrale.
Siamo a Madrid, sorpresi da un freddo boia (un grado sotto lo zero), anche se la giornata non è male. Saliamo a bordo e vediamo accolti da un abitacolo ben fatto, con cuciture a vista, plastiche morbide e inserti in legno d’acero. Iniziamo a testare una diesel integrale, con un abitacolo luminosissimo, grazie alla presenza di un enorme tetto in cristallo. Leggibilissima la strumentazione, soprattutto grazie ad un grosso head-up dispaly, molto chiaro, lo schermo centrale è da 12,2 pollici. Mettiamo in moto, le modalità di guida settabili sono 4 per le mild-hybrid (per la PHEV, c’è ovviamente anche quella in EV): Normal, Sport, Off-Road (ovviamente per le AWD) e Towing, che serve per ottimizzare il traino. L’auto va davvero bene, ma non si nota tanta differenza tra Normal e Sport. Davvero ottimo il lavoro fatto sull’assetto: l’auto si comporta sempre (piacevolmente) come una posteriore ed il nuovo settaggio del “KPC” interviene sulle ruote posteriori e ti aiuta a chiudere le curve. In pratica, sembra di avere un misto tra: autobloccante e 4 ruote sterzanti. Passiamo alla plug-in. Che dire, indubbiamente va più forte, ma quel diesel è davvero una bomba, siamo riusciti a non scendere mai sotto i 20 km/litro e poi, come anticipato, togli il gas e soprattutto su leggere discese, l’auto veleggia a motore spento e lo fa per parecchio. Tornando alla plug-in, abbiamo messo in EV, la casa la dà per 64 km, noi però siamo incappati in una bella coda autostradale, abbiamo fatto circa 50 km e siamo arrivati a destinazione con ancora la metà della carica. Ricordiamo, che in modalità elettrica, il massimo dei consumi si hanno proprio a velocità costante, quando non si frena e non si decelera. Molto discreto ed efficace l’ingresso degli Adas.
I livelli di allestimento ora sono 6, perché arrivano: la Homura Plus e la Takumi Plus. La dotazione di base è comunque sempre più che completa, comprensiva di: clima bi-zona, Wireless Apple CarPlay®, e Android Auto™, navigatore satellitare, regolatore di velocità e telecamera posteriore. I prezzi vanno dai 53.850 ai 71.550, senza contare sconti e finanziamenti vari.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy