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Volvo XC o EX, la 90 è sempre un’ammiraglia: 408 e 517 Cv per l’elettrica, da 250 a 455 la ibrida

Giovanni Massini

06 Febbraio 2025, 14:56

XC o EX: la 90 è sempre un’ammiraglia

Per la Volvo, la XC90 rappresenta una vera ammiraglia ed ora, alla sua terza generazione, si completa con una sorellina totalmente elettrica, la EX90. Due interpretazioni, due tipologie di motorizzazioni, ma con tantissime caratteristiche in comune: innanzitutto la tecnologia “Human centric”, per sicurezza e sostenibilità; 7 posti a disposizione; caratterizzazione “Premium luxurious”; trazione integrale. Si tratta comunque di due pesi massimi: 5,04 metri per l’elettrica EX, con un bagagliaio che va dai 310 ai 1915/1955 litri (secondo versione) e 4.95 metri per la XC ibrida, con un bagagliaio che va all’incirca (secondo motorizzazioni) dai 302 ai 1856 litri. La prima XC90 fece la sua comparsa nel 2002, vendendo sui 636.000 esemplari, di cui 19.000 qui da noi, poi nel 2015 è arrivata la seconda generazione, che ha fatto oltre un milione di esemplari (sempre su mercato globale), 13.000 in Italia, la terza ed ultima generazione è quella attuale, ora aggiornata nella tecnica e nel look, per tenere il passo con la sorellona elettrica. Dunque, non parliamo di ripensamento, ma di una sorta di riflessione, anche in casa Volvo, sulla totale transizione all’elettrico puro, ormai prevista non prima dl 2040.

 

Iniziamo con l’elettrica, la EX90, che nasce dal prototipo Recharge, mantenendo un marcato family feeling con la sorellina più piccola, la EX30. La tecnologia a bordo è da paura, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza, tanto che in casa, definiscono quest’auto come “Un computer su ruote” ed anche come “La Volvo più sicura mai costruita”. Manco a dirlo, complice di questa evoluzione, sua maestà l’intelligenza artificiale, grazie alla quale, la EX90 è letteralmente in grado di ragionare e prendere decisioni, grazie a: sensori che regalano una visione a 360°; radar vari; telecamere; un innovativo sensore LIDAR, in grado di vedere fino a 250 metri di distanza, anche di notte o con la nebbia, un oggetto grosso quanto uno pneumatico. Non solo l’auto legge la strada, ma interagisce anche con il conducente: rileva la posizione della testa e degli occhi e, se percepisce un malore o una perdita di coscienza, prende il comando e parcheggia l’auto nel primo posto sicuro. Legge anche movimenti minimali di qualsiasi essere vivente, presente a bordo, da piccoli movimenti (millimetrici) a quelli della cassa toracica per la respirazione e, nel caso rilevi presenze a bordo, impedisce la chiusura delle porte e resta climatizzata. Ne consegue, che l’auto è bella e pronta per una guida autonoma “Totale”.

 

La EX30 è realizzata all’insegna della sostenibilità, con: il 15% di acciai riciclati, il 25% di alluminio riciclato e 48 kg di plastiche riciclate. Gli interni poi, come anche nella XC90, sono rivestiti con un materiale fatto con il 30% di lana, prodotta in maniera responsabile ed il 70% da poliestere, oltre a legni certificati FSC (Forest Stewardship Council). Il look di EX, come anche quello di XC, è dominato da questi fari anteriori, molto affusolati, con un design che richiama il mitico martello di Thor e maniglie delle portiere a filo (escono solo quando si apre l’auto). Internamente, troviamo un grosso schermo da 14,5”, compatibile con Apple ed Android, con Google integrato, dal quale si comanda proprio tutto. Molto avanzato il software utilizzato, che regala grafiche immediate e di altissima qualità. Due le versioni: il top da 517 Cv e 910 Nm di coppia massima, con due motori sui due assi, una meno potente, ma sempre da 408 Cv e 770 Nm di coppia. Identica la batteria, enorme, da 111 kWh, in grado di ricaricare, in corrente continua, fino a 250 kW, nel qual caso si fa dal 10 all’80% in meno di 30 minuti. L’autonomia, secondo protocollo Wltp, dovrebbe stare intorno ai 600 km. Non abbiamo testato, tra Bologna e Cervia, sia la XC90 plug-in, di cui parleremo poi, sia la EX90 da 517 Cv. Iniziamo dall’autonomia, ci hanno dato l’auto, che aveva già fatto circa 150 km e noi ne abbiamo fatti altri 100, senza risparmiarci ed il computer di bordo ci dava altri 250 km, quindi molto onesta. L’auto, nonostante dimensioni e pesi, come la sorella ibrida, si guida molto bene, il motore è ovviamente una bestiola, ma meno irruento di quello della EX30 e regala un’andatura davvero piacevole. Una pecca, a nostro avviso, la mancanza di paddles al volante, per la regolazione della frenata rigenerativa, qui ci sono solo due step, ma obiettivamente, anche con il meno invasivo, si va alla grande.

 

Passiamo alla XC90, che guadagna il sistema d’infotainment HMI, delle EX, ovviamente integrato con Google, su un display centrale da 11,2 pollici, mantenendo un superbo sistema audio Bowers&Wilkins, davvero tanta roba, provare per credere. Internamente, la casa ha mantenuto quell’atmosfera da “Salotto scandinavo”, rilassante e ricca di luce. Arriviamo al dunque, oltre alla mild-hybrid da 250 Cv (diventano 300 sulla blindata), arriva la nuova T8 Plug-in, con una batteria da 19 kWh, capace di fare una settantina di km in elettrico. Il motore termico è un 2.0 litri da 310 Cv, l’elettrico ne eroga 145, per un totale di 455 Cv e 709 Nm di coppia massima. Noi abbiamo testato la plug-in. A bordo, un vero salotto, stiamo davvero al top del premium. L’auto, come la sorella elettrica, si guida da sola, non si sente proprio l’ingombro, né il peso, visto che stiamo quasi sui 3.000 kg. L’auto sta bene in strada, ma non bisogna farsi influenzare dal tastino del controllo della velocità in discesa, perché non siamo al cospetto di un mezzo votato all’off-road, nonostante una buona luce libera da terra di circa 21 Cm. L’abbiamo mandata anche in solo elettrico, la casa l’accredita per 70 km, noi ne abbiamo fatti una trentina e ne avanzavano ancora. I prezzi: per la nostra EX90 Ultra Twins Motors, ci volevano 102.200 euro, ma per la single motor Core ne bastano 82.250 (la Volvo stima di vendere, per il 2025, circa 300 unità); la nostra XC90 Plus T8 AWD costava 102.580 euro, ma la mild hybrid parte da 81.200 (di XC90, la Volvo stima di venderne, sempre qui da noi, circa 1.300).

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