Motori
La Renault non è nuova ad operazioni di questo tipo: la ricerca del record. Oggi torna in campo con la demo-car elettrica “Renault Filante Record 2025”, più che un nome un concetto, che richiama delle famose antenate: la “40 CV des Records” e la “Nervasport des Records” e la “Etoile Filante”. Si tratta di monoposto storiche: la 40 Cv, che compie 100 anni, ha battuto un’infinità di record di velocità e durata, tra il 1925 ed il 1926, tra i quali quello della 24 ore di Montlhéry, stabilito dai piloti Garfield, Plessier e Guillon: 4.167,578 km alla velocità media di 173,649 km/h, a bordo di una 40 CV motorizzata con un 9.000 cmc da 150 Cv. Ancora meglio, fece nel 1934 la “Nervasport des Records”: 48 ore, con 8.037 km percorsi ad una media di 167,445 km/h. Arriviamo al 1956, con la “Etoile Filante”, realizzata con l’aerodinamica di un aereo, spinta da un motore da 270 Cv, che andava a cherosene e arrivava a 28.000 giri/minuto. Questa monoposto si aggiudicò ben 5 record, sul lago salato di Bonneville: 306,9 km/h sul chilometro; 308,85 km/h su cinque chilometri; 307,7 km/h su un miglio; 280,8 km/h su cinque miglia.
Eccoci alla “Filante Record 2025”, che somiglia tanto ad una batmobile, un vero e proprio laboratorio di tecnologie, nata per macinare record alla spina. L’auto è lunga 5.12 metri, per 1,19 di altezza e pesa solo 1.000 kg. Come la Etoile, questo concept trae ispirazione dall’aeronautica, per aerodinamica e contenimento dei pesi. Tutto è calibrato per l’efficienza e la leggerezza: il sedile è stile amaca, realizzato con un sottile strato di fibra di carbonio; lo sterzo è pieno di manopole e comandi, servito da sistemi completamente elettronici del tipo “steer by wire e brake by wire”; un innovativo sistema di circolazione dell’aria, agisce all’interno dell’abitacolo, senza bisogno di supporti tecnici; nel complesso, il posto guida è come quello di una F1; tutta la struttura dell’auto, è plasmata per ridurre al minimo le turbolenze; l’auto è realizzata in un mix di materiali ultraleggeri, come fibra di carbonio e “Scalmalloy”, una lega di alluminio, progettata per essere realizzata con stampa in 3D. Le batterie, punto focale di questo concept, sono state appositamente realizzate da Ampere con tecnologia “Cell to-pack”, che permette di ottimizzare spazio e peso (600 kg). Gli pneumatici sono Michelin da 19 pollici, che offrono un ridottissimo coefficiente di resistenza al rotolamento. Al momento, non abbiamo dati sul motore.
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