Automotive
Come ogni anno, l’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) ci fornisce dati sulle immatricolazioni di auto ed il panorama non è tra i migliori. D'altronde c’era da aspettarselo, vista la totale incertezza in cui navighiamo noi utenti, noi automobilisti. Tra blocchi certi e paventati, non c’è più la sicurezza di un investimento serio, come quello richiesto oggigiorno per un’auto, che ci assicuri mobilità. Si seguita a ripetere, che il parco circolante è vetusto, in sostanza, qualcuno vorrebbe farci cambiare l’auto ogni 3, massimo 4 anni. Pretese folli, visti i costi. Se si vuole accomunare l’auto ad un normale bene di consumo, anche i costi devono essere equivalenti. Non si può pretendere, che l’utente medio investa somme importanti, mediamente 30.000 euro, per poi “Buttare l’auto” dopo un triennio, perdendoci almeno il 50%. Pazzia, anche nei casi di leasing e finanziamenti, che equivalgono al costo di un vero e proprio mutuo. Complice anche la forzatura verso l’elettrico, il mercato auto del 2024 ha chiuso con 1.558.704 unità, 8.000 in meno rispetto al 2023, per una contrazione del 5% e già il 2023 non brillava, se si arriva al 2019, anno ancora decente, la flessione è del 18,7%. La situazione resta quasi invariata, se vediamo i dati di dicembre: 105.715 immatricolazioni, contro le 111.201 di dicembre 2023, pari ad un meno 4,9%.
Andando ad analizzare più a fondo, per alimentazioni: le auto elettriche (BEV), si sono assestate su una quota del 4,2%, con una perdita dell’1%, rispetto al 2023. Poco, potrà pensare qualcuno, ma non è così, visto che qui si parla davvero di pochi numeri. Se con le elettriche, ci mettiamo insieme anche le plug-in (PHEV), arriviamo al 9% del mercato, comunque in calo, rispetto al 10,1% del 2023. Morale: agli italiani non piacciono le auto alla spina. Aumentano invece le auto a benzina, dell’1,9% e calano le diesel, del 21,4%, con le rispettive quote di mercato del 29,2% e del 13,8%. Aumentano anche mild e full hybrid, del 10,1%, conquistando una quota di mercato davvero importante: il 40%. Crescono le auto a gas, dell’1,2% (soprattutto quelle a GPL), che rappresentano il 9,4% del mercato. Andando per segmenti: le utilitarie crescono del 2,8% a fronte di una quota del 33,1% ed il modello più venduto della categoria rimane Fiat Panda. Le auto più importanti (segemti C, D ed E) calano al 10,1% (-6,3%). Sempre in vetta i Suv, al 53,7%, anche se in calo del 2,7%. Ormai marginale, la quota di Monovolumi e Multispazio, all’1,8%, ma comunque in crescita. In crescita i trasferimenti di proprietà, quindi sale il mercato dell’usato: 5.481.046, il 6,5% in più, rispetto al 2023.
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