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E’ ora di cambiare pneumatici

Dal 15 novembre: pneumatici invernali o catene a bordo

Giovanni Massini

12 Novembre 2024, 17:36

E’ ora di cambiare pneumatici

Nei mesi più freddi (dicembre, gennaio, febbraio e marzo), quasi tutta la penisola è sotto i 7 gradi, almeno durante la notte e nelle prime ore del mattino (fanno eccezione solo poche località dell’estremo sud). Sotto i 7 gradi, anche in assenza di fondi innevati o bagnati, i normali pneumatici “estivi” possono riservare brutte sorprese. Soprattutto quando l’auto sosta all’aperto, al mattino, gli pneumatici raggiungono una temperatura più bassa di quella del terreno, non di rado prossima ai 5 gradi.

La pericolosità di girare in inverno con coperture “inadeguate”, poi, è tanto maggiore, per quanto crescono dimensioni e portata: intendiamo commerciali, autobus ed anche ambulanze. Un mezzo di una certa stazza, lanciato a 50 km/h su un rettilineo leggermente innevato, si arresta rispettivamente: in 30 metri con equipaggiamento estivo e in 20 metri con l’invernale. Non parliamo, poi, di schivate di emergenza: sempre a soli 50 km/h, uno scuolabus dotato di invernali mantiene un controllo perfetto, con gli estivi perde vistosamente aderenza. Le auto non sono da meno, dalle cittadine alle super sportive e, per risparmiare, in molti montano gli pneumatici invernali, solo sull’asse di trazione: abitudine pericolosissima (anche se i due pneumatici sono uguali, quindi in regola con la legge), perché rende ballerino l’altro asse, in caso di frenate o schivate brusche. “L’utilizzo di pneumatici adatti alla stagione fredda – ha detto Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma - contribuisce in modo significativo a migliorare la sicurezza stradale e la mobilità durante tutto il periodo invernale con o senza neve al suolo”.

 

Eccoci al dunque: quasi dappertutto, soprattutto nelle vie ad alto scorrimento, come ricordato anche dai cartelli, in Italia vige l’obbligo (non è un consiglio) di avere pneumatici adeguati (invernali o 4 stagioni) o le catene a bordo, dal 15 novembre al 15 aprile. La mancata osservanza dell’obbligo in oggetto, poi,  può essere sanzionata con multe, che possono andare dagli 87 ai 344 euro. Secondo dati ACI Istat, lo scorso anno, nel nostro paese circolavano 54,8 milioni di veicoli, di cui 41 milioni di autovetture. Si stima che solo il 50% delle vetture in circolazione, si doti di pneumatici invernali, o per lo meno contrassegnati con la marcatura M+S con o senza il pittogramma alpino. Chiariamo che gli pneumatici definiti: all season, quattro stagioni o all weather, sono sempre meglio degli estivi, ma non reggono il confronto con gli invernali veri, quelli “Termici”, per capirci. Il consiglio, perciò, è uno solo: se girate in zone dove nevica o dove scende parecchio la temperatura: montate gli invernali. Che poi: gli estivi, con il freddo, si sbriciolano e durano  molto meno e gli invernali hanno lo stesso problema, se mantenuti durante il periodo estivo. Con due bei treni di gomme, invece (estivi ed invernali), cambiati secondo calendario, si allunga la percorrenza chilometrica e quasi si compensa la spesa. Si consiglia sempre di effettuare l’operazione di sostituzione presso un gommista. Quasi tutti i professionisti del settore, infatti, possono tenervi gli pneumatici estivi o invernali, durante il cambio stagionale e tenerli come si deve. Altra cosa da ricordare, è che ormai, quasi tutte le auto sono dotate di sensori di pressione, che  durante il cambio gomme devono essere ritarati.

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