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Ecco la F80, la supercar targata Ferrari

Monta un 6 cilindri da 900 Cv, più altri 300 elettrici, per 1.200 Cv totali

Giovanni Massini

18 Ottobre 2024, 11:04

F80: la supercar targata Ferrari

Per noi umani, il concetto di “Supercar” è piuttosto vasto e va ad identificare la maggior parte di quelle auto “Da sogno”, che escono da case automobilistiche, come per l’appunto, la Ferrari. Non è così, all’interno di quella cerchia di auto già super performanti, c’è una piccola nicchia, ancora più desiderabile. Parliamo di modelli esageratamente spinti “Oltre”, caratterizzati da tecnologie all’avanguardia, da potenze stratosferiche, da prezzi, che neanche si dicono. Oggi parliamo dell’ultima supercar, nata in casa Ferrari, la F80 che, ci dicono: “Offre una guidabilità tale, da renderla utilizzabile senza compromessi anche su strada e con una guida più rilassata”. Mi si consenta di dubitare, perché c’è poco da stare rilassati, a bordo di una belva, spinta da un sistema ibrido, che mette a disposizione: 900 Cv del 3.0 litri 6 cilindri, con 850 Nm di coppia massima a 5550 giri/min; poi ci sono gli altri 300 Cv degli elettrici, due, uno montato sull’assale posteriore ed un altro anteriore, che funge anche da inverter, per trasformare in energia, rallentamenti e frenate, per un totale di 1.200 Cv. L’auto tocca i 350 km/h ed accelera da 0 a 100 in 2,15 secondi.

 

La tecnologia è quella utilizzata in Formula 1 e nel World Endurance Championship (WEC), con il termico, che utilizza “e-turbo” (turbocompressori gestiti da motorini elettrici). La linea di scarico, poi, è a tre brick, rispetta le normative Euro 6E-bis, ma è già predisposta per ottemperare alle future restrizioni. Anche l’utilizzo degli elettrici (interamente progettati e realizzati in casa Ferrari), ha preso molto dall’esperienza agonistica, come: lo statore a bobina ed il rotore con configurazione “Halbach array” (massimizza il campo magnetico grazie ad una particolare disposizione dei magneti). Il convertitore DC/DC modifica la tensione della corrente continua con una certa tensione in corrente continua e permette di gestire contemporaneamente tre livelli di tensione: 800 V, 48 V e 12 V. Anche se è difficile da capire, credete, è roba da fantascienza. Il telaio, manco a dubitarne, è in fibra di carbonio e dell’aerodinamica, si può affermare che: “Non è stata mai così estrema, per una vettura omologata”. Nuove anche le sospensioni, molto votate all’utilizzo in pista. Se la volete, affrettatevi, perché se ne faranno soltanto 799 esemplari.

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