Motori

In casa Renault, parlano di “Versatilità in versione elettrica”. Si tratta della nuova R4, che come molti degli ultimi progetti della casa francese, si rifà direttamente alla famosa antenata. La prima R4 nasceva nel 1956, per offrire il massimo della versatilità, un mezzo che si sarebbe dovuto trovare a suo agio in città, ma anche in campagna. Pierre Dreyfus, all’epoca direttore Renault, paragonava la R4 ad un paio di blue-jeans: robusta ed in grado di conquistare appartenenti a tutte le classi sociali. Tra uomini, donne, cittadini, agricoltori, addetti alle Poste e Gendarmerie, in trent’anni, quest’auto ha conquistato 8.135.424 di utenti, in 5 continenti. Eccoci arrivati al punto: l’auto “blue-jeans” del XXI secolo, che rinasce in versione esclusivamente elettrica. L’auto è pronta, è presente al salone di Parigi (14/20 ottobre), ma noi ci chiediamo, come di consueto quando si parla di un’elettrica pura: il mondo è pronto per lei? L’abbiamo vista, l’abbiamo toccata, ci siamo seduti al posto di guida e, dobbiamo riconoscerlo: ultimamente, in quanto a look, la Renault non ne sbaglia una. Il concetto è sempre quell’architettura retro-futurista, che ti affascina, riportandoti indietro nel tempo, ma sarà in grado, questa nuova R4, di fare i numeri della nonna?

L’auto nasce sulla piattaforma AmpR Small, la stessa R5 E-tech Electric, con la quale condivide anche la motorizzazione, ma non le dimensioni. La R4 è lunga 4,14 metri (la 3.92 la R5) è larga 1.80 metri ed ha la stessa altezza della Capture, 1,57 metri. Il bagagliaio è uno dei suoi punti forti: 420 litri di capacità, con i sedili posteriori su, più altri 30 litri sotto il pianale ed altri vani portaoggetti, sparsi per l’abitacolo; il tutto, gratificato da una soglia di carico di soli 61 cm (tra i più accessibili della categoria) e possibilità di portellone elettrico; abbattendo anche il sedile anteriore passeggero, poi, si ottiene un vano lungo 2,20 metri (ci sta anche una tavola da surf). Altra chicca: il sedile del passeggero anteriore, abbattuto, diventa un tavolino. Come anticipato, il design s’ispira realmente a quello della vecchia R4, irrobustita con cerchi da 18 pollici. Poi, per massimizzare l’idea di quell’auto tutto fare, è disponibile anche un sistema di grip-control, che agisce ovviamente sulle ruote anteriori, settabile in due modalità: snow, oppure sabbia e fango.

Capitolo motori, come anticipato, solo elettrici. La R4 condivide con la 5 E-Tech Electric tantissimi componenti, compresa la gamma motori: da 110 kW (150 Cv) e 250 Nm di coppia, abbinato ad una batteria NMC (Nichel Manganese Cobalto) da 52 kW, in grado di caricare, in continua, fino a 100 kWh e di assicurare un’autonomia, secondo protocolli vari, di 400 km, per una velocità massima di 150 km/ e di un’accelerazione 0-100 da 8,5 secondi; 90 kW (120 Cv), con la medesima coppia massima di 225 Nm, ma con batteria da 40 kWh, in grado di caricare, in continua, fino a 80 kW, per un’autonomia da 300 km. Le batterie, che verranno prodotte ed assemblate “totalmente” in Francia, sono modulari (3 o 4 moduli) e facili da riparare. Entrambe le versioni, caricano dal 15 all’80% in 30 minuti. La dotazione comprende il caricatore bidirezionale AC 11 kW, che supporta: la funzioni V2L (vehicle-to-load) per collegare i dispositivi da 220 V alla batteria dell’auto ed il Vehicle-to-grid, che consente di pianificare i tempi di carica, permettendo all’auto, se carica, di cedere energia alla reta, riducendo così i costi. Interessante l’assetto, a 4 ruote indipendenti, con un bel multilink posteriore.

Internamente, troviamo un doppio display orizzontale, con un driver display da 10,1 o 7 pollici (secondo allestimento), più lo schermo centrale, multimediale, da 10 pollici, su tutte le versioni. Non manca il sistema OpenR Link, che offre pieno accesso a Google e l’assistente virtuale, che si chiama “Reno”. Gli Adas ci sono tutti e c’è anche l’utilissimo pulsante, che ti consente di configurare l’auto come vuoi, per riproporre ad ogni rientro in auto, le stesse preferenze (senza stare ad entrare ogni volta nel sistema ed attivare o disattivare). Disponibile anche un simpaticissimo tettone in tela, ad apertura automatica (anche con comandi vocali), stile vecchia R4. Gli allestimenti sono 3: Evolution; Techno ed Iconic, che hanno i cerchi in lega diamantati.

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