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In strada con la Omoda 5. L’elettrica arriverà per il momento c’è solo la versione benzina da 147 CV

Giovanni Massini

13 Settembre 2024, 11:27

In strada con la Omoda 5

Un interessantissimo studio del Prof. Fabio Orecchini, presentato alla Louis di Roma, qualche tempo fa, sfatava un mito: quello della Cina, come grosso produttore di auto esclusivamente elettriche. Nulla di più inesatto: lo spaccato dimostra, che la Cina è il più grosso produttore ed esportatore di auto, di tutte le tipologie di auto, non solo le elettriche. Oggi abbiamo a che fare con una Omoda 5, che abbiamo provato in strada, intorno a Milano. Per l’appunto: una cinese a benzina, neanche ibrida, una benzina pura. Omoda è un marchio, che ruota nell’universo Chery, un vero gigante, da 1,8 milioni di vetture prodotte e ben 900.000 destinate ai mercati esteri. A breve, arriverà anche una Omoda 5 EV, totalmente elettrica, da 204 Cv e 400 km di autonomia, ma in casa hanno voluto chiarire bene le cose, con un: “Ci siamo anche sulle termiche”. La Omoda 5 ha l’aspetto di un Suv, dai tratti decisi, con una enorme mascherina anteriore e grossi cerchi da 18 pollici. Queste le dimensioni: 4,373 mm di lunghezza, con un vano bagagli, che va dai 360 ai 1.075 litri.

 

L’architettura è classica, ma ben realizzata, composta al 78% in acciaio ad alta resistenza: trazione anteriore, 5 posti, struttura a 4 ruote indipendenti, con avantreno McPherson, posteriore Multilink.  La motorizzazione è affidata ad un 4 cilindri benzina di 1.6 litri, da 147 Cv e 275 Nm di coppia, servito da un bell’automatico a doppia frizione e 7 rapporti. Internamente, spiccano i due schermi, tra driver display e centrale, da 12,3 pollici, di serie. Gli interni risultano ben fatti, vincenti alla prova sportello. Anche sbattendo, non si sentono rumori metallici ed in viaggio, niente scricchiolii. Sul tunnel centrale, c’è il pulsante “Super Mode”, obiettivamente un po’ vistoso, che ti setta l’auto in modalità sport, con tutta una serie di personalizzazioni sul display. L’auto, infatti, ha a disposizione le tre classiche modalità di guida: eco, normal, la più utilizzabile e sport, che comunque ti fa fare uno 0-100 da 10,1 secondi. Chiariamo, non siamo al cospetto di un’auto da pista, ma di un ottimo strumento di utilizzo quotidiano, pieno di tecnologia, con un assetto neutro ed un abbinamento motore cambio, che funziona benissimo.

 

La garanzia è di 7 anni o 150.000 km, ma per i primi 3 anni, il chilometraggio è illimitato. Per quanto riguarda gli Adas, inutile soffermarcisi, c’è tutto quello che si può trovare in un antagonista del segmento premium. I prezzi, però, in questo caso, sono davvero interessanti. Le versioni sono soltanto due e si differenziano per poche cose, perché è già quasi tutto di serie. Sulla Comfort, infatti, troviamo: i sedili ventilati, ricarica wireless, i cerchi da 18 ed i sensori di parcheggio, al prezzo di 27.900 euro, chiavi in mano; la versione top, la Premium, in più monta il tetto elettrico, la telecamera con visuale a 360 gradi, clima bizona ed impianto Soni ad 8 altoparlanti, per un + 2.000 euro. Fino alla fine del mese, poi, la Premium viene offerta al prezzo della Comfort. C’è anche un’offerta finanziaria interessante, comprensiva di assicurazione furto e incendio e carro attrezzi: 199 euro al mese, con anticipo di 9.709 euro.

 

 

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