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In viaggio con la Quashqai e-Power: 1257 km con 68 litri di benzina

Giovanni Massini

11 Agosto 2024, 11:03

In viaggio con la Quashqai e-Power

Quando noi giornalisti dell’auto andiamo ad una presentazione, il test che facciamo ci dà una visione di massima su: prestazioni, assetto ed altre cosette. Nulla di preciso, però, perché per avere il termometro della situazione, l’auto bisogna viverla e macinare chilometri, soprattutto su una tipologia di questo tipo. Parliamo della Quashqai e-POWER, un modello davvero unico, un’ibrida che sfrutta il motore termico solo come generatore di corrente, mentre la trazione è affidata esclusivamente ad un elettrico. Ormai, in campo automobilistico, stiamo giocando un derby: a favore dell’elettrico, contro l’elettrico. La realtà è che, una volta saliti a bordo di un’auto alla spina, come la definisce qualcuno, si viene inevitabilmente proiettati nel futuro, per: comfort (la quasi totale assenza di rumorosità, attivata solo per necessità legate alla sicurezza, in centri urbani), immediata erogazione di potenza, eliminazione di molti organi meccanici, eliminazione della necessità di cambio olio e tanto altro. Restano i problemini: delle batterie, dell’autonomia, dei tempi di ricarica e dei punti di ricarica e dell’enorme quantità di energia, che serve a gestire un parco auto interamente elettrico. Morale: per quanto alcuni signori della politica si sforzino di convincerci, le date per la transizione sono ben lungi, da quelle che stanno tentando d’imporci. Noi, perciò, abbiamo voluto fare un test “Vero”, su quest’auto, che tenta di coniugare il piacere di un’elettrica, con l’autonomia e la gestibilità di un motore a carburante.

 

Abbiamo preso una bella Quashqai e-POWER e ce ne siamo andati in giro per l’Italia, macinando circa 1.260 km, tra autostrade, strade extraurbane ed affollatissimi centri urbani. Ma prima di sederci in auto, come di consueto, vediamo di ripassare qualche dato sull’auto. Il sistema e-POWER abbina un benzina di 1.5 litri da 158 Cv, ad un elettrico da 190 Cv, con 330 Nm di coppia, solo con trazione anteriore. Il termico funge esclusivamente da generatore di corrente, girando sempre a regime costante, il che limita fortemente consumi ed inquinamento. La nuova Quashqai insiste sempre sulla piattaforma CMF-C. Restano invariate anche le dimensioni (4.425 mm). Si nota molto il nuovo frontale, con nuovi fari, dal look più tagliente, dotati di un nuovo modulo abbagliante e con una griglia ispirata alle antiche armature dei Samurai. Internamente, abbondano gli inserti in Alcantara e restano i due schermi da 12.3", per strumentazione  e display centrale. Tra gli inserti tecnologici più interessanti le quattro telecamere perimetrali, che riproducono una vista dall'alto a 360°, in 3D e non solo: si possono selezionare singolarmente le 8 viste singole, tra anteriore e posteriore, le 2 laterali e quelle dei 4 angoli della vettura. C'è anche la funzione "Cofano trasparente", che ti fa vedere sotto l'auto, per individuare eventuali ostacoli nascosti.

 

Eccoci a noi, l’auto è una bella bestia, da circa 4 metri e mezzo, alta, grossa, un Suv importante. L’abitacolo è super tecnologico e la nostra versione aveva anche un bell’head-up display, utilissimo, perché riporta le svolte della navigazione ed iniziamo proprio da qui. E’ possibile inserire dati con assistente vocale, ma l’indicazione di strada e numero civico, deve essere esatta, alcune concorrenti improvvisano, questa no. Un bel 10 e lode per il sistema di telecamere: ti indicano la traiettoria a retro, la posizione delle ruote anteriori ed anche la distanza dal marciapiede, quando si parcheggia a battuta. Arriviamo al punto più interessante: la motorizzazione. Innanzitutto si nota una messa a punto del cambio, che va davvero bene, è fluido e non sale troppo di giri, quando si accelera. L’auto è settabile su tre step: normale, eco e sport, c’è anche la EV (solo elettrica), ma regge per una manciata di km, poi si riattiva il termico e c’è anche la funzione e-pedal. A differenza di altre auto, qui, le varie modalità hanno tutte una ragione d’esistere. In città conviene andare in modalità normale, soprattutto se si va di fretta, se no si può mettere in Eco, ma la differenza è tanta. L’e-pedal attiva una decelerazione notevole: si toglie il pedale dal gas e l’auto arriva quasi a fermarsi. L’auto, per consumi, dà il massimo su percorsi urbani, si va quasi sempre in elettrico, con il termico spento. In viaggio conviene andare in Eco e, ogni tanto, soprattutto su pianura o leggero falso piano in discesa, togliere il piedino dal gas e l’auto veleggia, per un bel pezzo, senza significative riduzioni di velocità. Se poi bisogna superare, nessun problema: in un attimo, con il tastino vicino al selettore del cambio, si mette in Sport e la metamorfosi è totale. L’auto diventa una vera “Scheggia”. Noi, come anticipato, abbiamo percorso 1.257 km e complessivamente abbiamo consumato 68 litri di benzina: quasi 19 km/litro, davvero una bella media. I prezzi della e-Power partono da 40.280 euro.

 

POSTO GUIDA – OTTIMO

 

ABITABILITA’ – OTTIMA

 

BAGAGLIAIO – OTTIMO

 

MOTORE – OTTIMO

 

FRENATA – BUONA

 

STABILITA’- BUONA

 

COMFORT – OTTIMO

 

PIACERE DI GUIDA – BUONO

 

PRATICITA’ – BUONA

 

CAPACITA’ DI DISIMPEGNO - BUONA

 

 

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