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Motori, l’anno nero dei pneumatici lisci: il 9% delle auto. Polizia di Stato: "Controllate 10.000 auto a maggio e giugno"

Giovanni Massini

13 Luglio 2024, 09:15

L’anno nero dei pneumatici lisci: il 9% delle auto

Consueto appuntamento con “Vacanze Sicure 2024”, un anno che ha visto esplodere la voglia di viaggiare, ma con qualche pericolosa dimenticanza, da parte degli automobilisti. Ricordiamo, che l’auto è attaccata all’asfalto solo da quattro piccoli fazzoletti di gomma e, se l’appoggio non è adeguato, a poco servono i freni e gli Adas. La Polizia di Stato, con il sostegno di Assogomma, anche quest’anno, ha voluto fare il punto della situazione. Veniamo al fattaccio: su 10.000 controlli, effettuati dalla Polizia, tra maggio e giugno, in Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Umbria, Sardegna e Veneto, più di 8 vetture su 10, sono state trovate a circolare con pneumatici lisci, con conseguenze immaginabili, soprattutto sul bagnato. Ma non finisce qui: circa la metà delle vetture controllate, è risultata equipaggiata ancora con pneumatici di tipo invernale. Altra cattiva abitudine che, oltre a degradare il pneumatico, diminuisce fortemente le performance dell’auto, per quanto riguarda stabilità e frenata. Vediamo qualche altro dato: pneumatici danneggiati visibilmente, per circa 6 vetture su 100; pneumatici non omogenei, per 5 vetture su 100; pneumatici non conformi, per 20 vetture su 100; pneumatici non conformi e senza revisione, per 27 vetture su 100.

 

La campagna “Vacanze sicure” ha compiuto ormai 21 anni, iniziando con 5.000 controlli, in Lombardia, dove la Polizia riscontrava il 10% di pneumatici lisci. Le cose, poi, vista anche la campagna di sensibilizzazione ed informazione, sono migliorate, ma oggi siamo da capo a dodici. La percentuale dei patiti del “Liscio” andò scemando fino a toccare, nel 2013, quota 2,7%. Poi però, si è invertita la tendenza ed eccoci all’attuale 9%, tornando al punto d’inizio, venti anni fa. Un calo di attenzione, che il direttore dell’ETSC (European Transport Safety Council), Antonio Avenoso, ha evidenziato ai nuovi eurodeputati e Commissari europei, invitandoli a prendere provvedimenti. In Italia, poi, al 2023, risultano immatricolate circa 41 milioni vetture, con un'età media di 12 anni e 8 mesi. Il che si traduce nel: 59% delle vetture in circolazione con oltre 10 anni e quasi il 10% con più di 30 anni. Un panorama inquietante, perché: 1 vettura su 5 (21,81%) con meno di 10 anni ha problemi alle gomme o non è in regola con la revisione, nei veicoli con oltre 10 anni di età, il rapporto sale a 1 vettura su 3 (28,95%). Se invece di preoccuparsi a proporre “Devastanti” prospettive future, con improbabili divieti di circolazione, certi signori incentivassero l’acquisto, tranquillizzando l’utenza, non sarebbe male.

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