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Dall’orbita a un possibile impatto: il viaggio finale di Kosmos 482. Progettato per Venere torna sulla Terra dopo 53 anni

La sonda sovietica più di mezzo secolo nello spazio, ora rientra nell'atmosfera terrestre in modo incontrollato. Ecco le ultime previsioni

Ambra Costanzi

01 Maggio 2025, 14:26

Dall’orbita a un possibile impatto: il viaggio finale di Kosmos 482. Progettato per Venere torna sulla Terra dopo 53 anni

 Nella foto il francobollo commemorativo del programma sovietico Venera 

Dopo oltre mezzo secolo in orbita, la sonda sovietica Kosmos 482 si appresta a rientrare nell'atmosfera terrestre in modo incontrollato tra il 7 e il 13 maggio 2025. Progettata per resistere alle estreme condizioni di Venere, la sua struttura potrebbe non disintegrarsi completamente durante il rientro, rendendo possibile l'arrivo di frammenti sulla superficie terrestre.

Kosmos 482 fu lanciata il 31 marzo 1972 come parte del programma Venera, mirato all'esplorazione di Venere. Tuttavia, un malfunzionamento durante il lancio impedì alla sonda di lasciare l'orbita terrestre. Il modulo di discesa, progettato per sopportare pressioni di oltre 100 atmosfere e temperature superiori a 450 °C, è rimasto in orbita per 53 anni.

Secondo le ultime previsioni, il rientro dovrebbe avvenire attorno al 10 maggio, con un margine di errore di circa tre giorni. L'area di possibile impatto è vasta, coprendo una fascia compresa tra 52 gradi di latitudine nord e sud, che include gran parte delle terre emerse e degli oceani, Italia compresa. L'incertezza su data e luogo si ridurrà solo nelle ore immediatamente precedenti al rientro, ma resterà comunque elevata fino all'ultimo momento.

Rischi e probabilità

I rischi per la popolazione sono considerati bassi ma non nulli. Marco Langbroek, docente di Space Situational Awareness all'Università tecnica di Delft, spiega che "i rischi sono simili a quelli dell'impatto di un meteorite". La velocità di impatto stimata, dopo la decelerazione atmosferica, è di circa 65-70 metri al secondo, pari a circa 242 km/h. La probabilità che il lander colpisca aree popolate è bassa, dato che la maggior parte della superficie terrestre è coperta da oceani, ma la natura imprevedibile del rientro e la particolare resistenza del modulo rendono il caso Kosmos 482 diverso da altri rientri avvenuti negli ultimi anni.

Curiosità storiche

Kosmos 482 fu lanciata il 31 marzo 1972 nell'ambito del programma sovietico Venera, ma un problema tecnico impedì alla sonda di lasciare l'orbita terrestre. Il modulo di discesa, progettato per sopravvivere alle estreme condizioni venusiane (oltre 450 °C), è rimasto in orbita per oltre mezzo secolo. Curiosità: parte dei suoi componenti sono già caduti in Nuova Zelanda pochi giorni dopo il lancio, mentre il lander principale è rimasto in orbita fino ad oggi.

Il caso Kosmos 482 è seguito con particolare attenzione dagli esperti e dalle agenzie spaziali, sia per la sua robustezza, sia per l'imprevedibilità dell'evento. Si tratta di uno dei rientri più insoliti degli ultimi anni, anche perché il modulo, a differenza di molti satelliti moderni, è stato progettato per sopravvivere a condizioni estreme, aumentando così la possibilità che frammenti raggiungano il suolo.

Un'ulteriore curiosità: il periodo previsto per il rientro coincide con le celebrazioni dell'80° anniversario della vittoria sovietica nella Grande Guerra Patriottica, rendendo l'evento ancora più seguito in patria.

In conclusione, mentre la probabilità di danni a persone o cose è bassa, l'evento rappresenta un'occasione per riflettere sull'eredità delle missioni spaziali passate e sull'importanza del monitoraggio dei detriti spaziali.

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