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Il produttore durante l'ultima udienza di settembre
Harvey Weinstein ha la leucemia mieloide cronaca, un raro tumore che colpisce il midollo osseo. L'ex magnate del cinema a stelle e strisce, caduto in disgrazia dopo le accuse di abuso di potere e aggressioni sessuali che hanno fatto scuotere dalle fondamenta il mondo dello showbiz americano, sta scontando 16 anni in una prigione di New York.
Come riportano varie fonti giornalistiche internazionali, non è la prima volta che il 72enne accusa problemi di salute. Prima la polmonite bilaterale, poi l'operazione d'urgenza al cuore: a settembre, durante un'udienza in tribunale il produttore si era presentato visibilmente pallido e in sedia a rotelle.
Inizialmente condannato a 23 anni per varie aggressioni sessuali, la sentenza è stata poi ribaltata dalla Corte di appello di New York per un vizio di forma. Il produttore dovrà comunque restare dietro le sbarre per altri 16 anni a causa di un'altra condanna, questa volta per stupro.
Produttore di pietre miliari della storia del cinema come Django, Will hunting, Gangs of New York e Pulp Fiction, l'impero di Harvey Weinstein non sembrava conoscere confini e ostacoli. Fino al 2017, quando un'inchiesta del New York Times lancia la bomba: oltre 80 tra modelle, showgirl, collaboratrici e attrici di successo come Angelina Jolie e Gwyneth Paltrow ma anche l'italiana Asia Argento sono state vittime di un sistema fatto di molestie sessuali e abusi che vede come principale colpevole proprio il famoso titano del cinema. Lo scandalo ha dato il via al movimento femminista #MeToo contro la violenza sulle donne che varcato i confini Usa fino ad arrivare in tutto il mondo.
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