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Malattia del vampiro, 31 anni per scoprirla: come si manifesta, l'aglio letale e le cure. Mamma racconta

La porfiria acuta intermittente è molto rara e ha colpito una giovane mamma con forti dolori: il lungo percorso per la diagnosi

14 Ottobre 2024, 16:41

Malattia del vampiro, 31 anni per scoprirla: come si manifesta, l'aglio letale e le cure. Mamma racconta

Ci sono voluti più di 30 anni, 31 per la precisione, per diagnosticarla. Una volta scoperta, Phoenix Nightingale, giovane mamma di 32 anni, ha compreso di essere affetta da una terribile malattia, un disturbo metabolico che provoca dolori atroci e che può condurre in maniera veloce anche alla morte, se i medici - per questa che viene chiamata la malattia del vampiro, la porfiria acuta intermittente - non intervengono rapidamente.  


Phoenix Nightingale ne ha sofferto e un team di medici solo un anno fa è riuscito comprendere la malattia. La porfiria acuta intermittente è una malattia molto rara, che colpisce in prevalenza le donne. Si manifesta con dolori fortissimi all'addome, oltre che disturbi di carattere neurologico. Fra i sintomi elencati figurano crampi addominali, nausea, vomito, debolezza e problemi di carattere mentale/psicologico. E poi attenzione all'aglio: può risultare fatale. Sarebbe proprio l'allergia allo zolfo (è contenuto nell'aglio) a causare gli attacchi.  Vlad III di Valacchia, meglio noto come Dracula, ne sarebbe stato affetto, e da qui è nata la storia secondo cui il vampiro temerebbe l'aglio, ma è solo una leggenda.


Phoenix Nightingale, mamma di due bambini ha raccontato la sua storia a Jam Press, piangendo: "Gli effetti collaterali neurologici possono far pensare che chi soffre di questa patologia debba essere stato un mostro o un posseduto". Ha raccontato come i sintomi possono insorgere all'improvviso, poi gli attacchi con vomito e forti dolori (ha avuto 480 attacchi), il ricovero in ospedale. Ha ancora detto di stare "molto attenta a ciò che metto nel mio corpo. Evito molto cibo. Mi attengo al cibo che so essere sicuro. Non posso nemmeno assumere la maggior parte dei farmaci".



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