Corso Vannucci, il salotto degli equilibri perduti

Eurochocolate è tornata e con lei quell’energia festosa e golosa che ogni anno trasforma Perugia nella capitale europea della dolcezza. È una vetrina di prestigio per l’Umbria intera, un palcoscenico che attira nel capoluogo (e ospita anche nei dintorni) decine di migliaia di visitatori e che ricorda a tutti quanto questa regione sappia essere accogliente, vivace, sorprendente. Geniale.

Peccato, però, che ieri l’entusiasmo si sia scontrato con due inciampi tutt’altro che metaforici.

Alcune delle scale mobili della Rocca Paolina — cuore pulsante dei flussi turistici — erano chiuse, per guasto o per manutenzione straordinaria, mi auguro. Perché se, invece, era manutenzione ordinaria e programmata vanno fatti i complimenti a chi ha scelto la data.

Risultato: code; disagi; un pellegrinaggio in salita che ha messo alla prova la pazienza dei visitatori. E, una volta superato il Gran Premio della montagna — Trofeo Rocca Paolina, ecco l’altra prova speciale: Corso Vannucci.

La via principale del passeggio, quello che dovrebbe essere il salotto buono della città, è così sconnessa che ricorda più il proverbiale fondo malridotto della E45 che un centro storico da cartolina.

Si inciampa a ogni passo e l’equilibrio dei pedoni è compromesso ormai ovunque.

L’amministrazione comunale dovrà interrogarsi seriamente sul futuro di questa pavimentazione che mostra tutti gli acciacchi di un’ultra quarantenne che ne ha viste di tutti i dolori: Perugia merita un biglietto da visita all’altezza della sua storia e degli eventi che ospita.

Manifestazioni come Eurochocolate portano il mondo qui. Sta a noi far trovare un terreno più solido.