POLITICA
Nelle Marche rivince, quindi, il centrodestra: Francesco Acquaroli è confermato con circa 52,43%, mentre Matteo Ricci si ferma al 44,44%. Ma la notizia - che ormai non meraviglia più - è anche un’altra: l’affluenza crolla al 50,01 %.
Un elettore su due ha disertato le urne.
In Valle d’Aosta, l’Union Valdotaine conquista la leadership col 31,97%, davanti al centrodestra al 29,42%. Affluenza al 62,98%, ma in calo anche qui.
Il voto che pesa davvero sulla politica nazionale – non se la prendano i valdostani – è quello marchigiano.
Qui il centrodestra blinda la sua roccaforte e manda un segnale forte: il vento non è cambiato.
Per il centrosinistra, invece, si ripete una lezione già conosciuta: l’unità è indispensabile per sperare di vincere, ma non è certo sufficiente. Ed è un amaro ritorno al pre-voto in Umbria: ovvero, il candidato e il messaggio non hanno scaldato l’elettorato.
Ora si guarda ai prossimi appuntamenti regionali: saranno il nuovo capitolo della lunga marcia verso le Politiche del 2027. Una campagna che, piaccia o no, è già iniziata. E, anche se tante cose possono ancora mutare, vede il centrodestra in vantaggio.
Chissà, un domani un’affluenza maggiore potrebbe cambiare le carte. Ma per ora confidare in questa opportunità è come credere nell’esistenza della pietra filosofale.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy