TRASPORTI
In Umbria, il concetto di mobilità è chiarissimo: sempre più spesso ti muovi con la velocità di un bradipo... ma solo se in paradiso hai un santo - magari di quelli nati da queste parti - che ti protegge.
Non bastavano le file di auto al Nodo di Perugia, ora ci sono anche i trasporti pubblici a incrementare i problemi.
Sabato il regionale 4077 Firenze–Terontola si è piantato a Spello con 150 passeggeri e 37 gradi all’ombra. Niente aria condizionata: esperienza stile "terme gratis" inclusa nel prezzo del biglietto.
Sul lago Trasimeno, i traghetti da 200 posti sono stati rimpiazzati da scialuppe da 40, perché con l'acqua bassa rischiano di arenarsi come balene stanche. Così, per salire, si fa la fila come in discoteca… ma senza la musica.
Intanto, i lavori sulla Foligno–Terni–Roma obbligano migliaia di viaggiatori a una entusiasmante staffetta treno–bus–treno, con deviazioni dopo Orte sulla vecchia linea lenta: roba che se parti all’alba, arrivi che il sole è già tramontato.
Per i trasporti umbri, insomma, questo è un Ferragosto di fuoco: i nodi vengono tutti al pettine e, a forza di sfregare, rischiamo di restare senza capelli... e, per parecchio, senza trasporti pubblici efficienti.
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