Giovedì 25 Settembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

LIVE

logo radio

Attualità

Ponte di Messina, quel salto sullo stretto infrastrutturale del Paese

Sergio Casagrande

11 Agosto 2025, 17:11

Ponte di Messina, quel salto sullo stretto infrastrutturale del Paese

Il plastico del progetto definitivo (Rielaborazione IA di una foto dell'archivio La Presse)

Forse ci siamo. Il Ponte sullo Stretto potrebbe non essere più una favola da campagna elettorale. Con l’ok del Cipess al progetto definitivo, Salvini – che lo ha resuscitato – e Meloni - che lo ha appoggiato - segnano un passo politico e infrastrutturale pesante. Da settembre via a espropri e cantieri. Le perplessità restano: costi, impatto ambientale, rischio sismico. Ma il ponte può essere la vera svolta per la Sicilia e per il Sud. E per il Paese.

Basta traghetti e attese: i collegamenti saranno rapidi e continui. E c’è un aspetto che molti ignorano: porterà anche l’alta velocità ferroviaria. Un salto nel futuro per un’isola rimasta troppo a lungo ai margini.

I benefici, però, non si fermeranno ai lati del ponte. L’opera, per esempio, completerà la E45, l’asse stradale europeo che da Alta, in Norvegia, arriva a Gela, attraversando l’Umbria e toccando la Toscana. Una spina dorsale che, se sostenuta da infrastrutture e logistica moderna (oggi carenti in molte aree), può generare crescita e nuovi equilibri economici lungo tutto il percorso.

Non sarà facile. Ma è ora di costruire, non di frenare. Perché se il ponte si farà davvero, allora sì: sarà l’Italia a passare lo stretto infrastrutturale che soffoca molti suoi territori.
Finalmente.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie