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In superstrada il moralismo viaggia a orologeria

Sergio Casagrande

15 Luglio 2025, 13:00

In superstrada il moralismo viaggia a orologeria

Al punto di ristoro dell'area di servizio Fabriano Sud, sulla superstrada Perugia-Ancona, direzione mare, dietro al bancone campeggia un cartello: "Non si vendono alcolici dopo le ore 22.00". Bravi. Ma perché dopo le 22? Prima, ubriacarsi è socialmente accettabile? O si pensa che il pericolo inizi solo col buio?

La verità è che continuiamo a fingere. Vietiamo per orari, non per principio. Vendiamo birra, grappe e limoncelli ai guidatori, poi ci laviamo la coscienza con la targhetta moralista.

E come sulle sigarette: ti vendono il pacchetto, ma sopra ti scrivono che ti ammazzerà.

Così si può dormire sereni. Ma guidare sotto effetto di alcol è come uscire armati: si mette a rischio la propria vita e quella degli altri.

Non servono orari: serve responsabilità. Oppure, più semplicemente, il coraggio di vietare davvero, sempre, la vendita di alcolici in tutte le aree di servizio che si trovano lungo le strade. Non solo quando fa comodo.

Intanto, brindiamo pure. Prima delle 22.00, s'intende. Dopo, pare sia pericoloso.

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