Giovedì 23 Ottobre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

LIVE

logo radio

Attualità

Un esempio di rivoluzione gentile

Sergio Casagrande

03 Gennaio 2025, 14:39

Un esempio di rivoluzione gentile

Oggi, per l’apertura del nostro Corriere, abbiamo scelto una buona notizia perché c’è davvero qualcosa di profondamente buono nel sapere che un gruppo di volontari si è mobilitato per raccogliere ciò che altri hanno distrattamente – o peggio, deliberatamente – abbandonato.

Non è solo un atto di pulizia; è un gesto di ribellione contro l’indifferenza, una dichiarazione d’amore per un pianeta che abbiamo trattato troppo a lungo come una discarica.
Anche l’Umbria, quindi, cuore verde d’Italia che esattamente 10 anni fa - con una ricerca condotta da Greenpeace sui Sibillini - rivelò al mondo il grande pericolo delle microplastiche, si conferma non solo custode di bellezze naturali, ma anche di una coscienza ambientale che pulsa forte.
I 632 chilogrammi di plastica e rifiuti raccolti nel 2024 dai volontari di Plastic Free Onlus a qualcuno potranno sembrare pochi, ma hanno un grosso significato, perché non sono semplici numeri da sbandierare. Sono il simbolo di un cambiamento possibile, un argine contro l’onda nera dell’inquinamento. E più di quello che non riesce a fare l’imposizione, antipatica, della Ue con i nuovi tappi di plastica delle bottiglie, forse può farlo il buon esempio di un manipolo di volontari.
Perché il messaggio è chiaro: non basta ammirare la natura, bisogna agire per proteggerla. E agire significa sporcarci le mani – letteralmente – con le conseguenze delle nostre azioni collettive. Ma il vero colpo di genio di Plastic Free non sta solo nella rimozione dei rifiuti. Sta nell’educazione.
Parlare ai giovani, alle generazioni che erediteranno un pianeta già martoriato, non è solo doveroso: è strategico. Spiegare loro che ogni bottiglietta di plastica abbandonata è una piccola bomba a orologeria per l’ecosistema è un investimento sul futuro. Ora, è facile applaudire dall’alto di un balcone. Più difficile è scendere in strada e unirsi a queste passeggiate ecologiche, dimostrando che la lotta all’inquinamento è una questione di comunità. E qui sta la sfida: trasformare iniziative lodevoli come questa in un nuovo modo di vivere. Perché la plastica non è solo un nemico: è lo specchio di un’epoca che ha anteposto la comodità al buon senso. Dobbiamo imparare a guardare quel riflesso e a cambiarlo. Grazie ai volontari di Plastic Free, sappiamo che è possibile. Se 632 chilogrammi sono stati tolti dai luoghi dell’Umbria, che si fa per il resto?

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie