ELEZIONI REGIONALI
Marco Bucci, presidente della Regione Liguria
Il centrosinistra sperava in un colpo di scena, in un miracolo dell’ultimo minuto, ma è rimasto deluso.
Le elezioni regionali in Liguria hanno seguito un copione già scritto: centrodestra unito, centrodestra vincente. Punto. Mentre nel centrosinistra si è consumata l’ennesima tragedia greca, completa di fazioni rivali e scenate degne di una commedia di mezza stagione.
Partiamo dai fatti: nonostante lo svantaggio dovuto all’arresto di Giovanni Toti, il centrodestra ha tirato dritto, compattando le file e presentandosi con la solita formula vincente – un mix di pragmatismo e scelte concrete che ormai non è più il segreto della loro ascesa politica. Il centrosinistra, partito con i favori del pronostico e le dita già incrociate per la vittoria, ha saputo fare ciò che gli riesce meglio: perdere. E non tanto per colpa del destino cinico e baro, ma per la solita, prevedibile, autolesionistica spaccatura interna. Elly Schlein può anche compiacersi della crescita del Pd, è vero. Ma mentre si congratula, dovrebbe forse riflettere sul fatto che crescita e vittoria sono due cose diverse.
Il risultato ligure dimostra che l’elettorato non si conquista con le promesse o con gli scandali giudiziari altrui: servono unità e proposte credibili, non fuochi di paglia. E se l’ennesimo scontro post-elettorale tra Giuseppe Conte e Matteo Renzi insegna qualcosa, è che la sinistra è incagliata in una perenne lite da condominio.
Riuscirà il campo largo, dunque, a ripercorrere le cronache delle tante elezioni che si sono susseguite negli ultimi anni e a imparare dai propri errori?
Più facile è attendersi la solita riflessione da bar: parole tante, soluzioni poche, e tutto invariato fino alla prossima sconfitta.
E ora in Umbria? Con le elezioni all’orizzonte, il centrosinistra torna a sperare in un colpo di reni. Mentre il centrodestra trova nuovo vigore dal risultato ligure.
Le liste, intanto, sono già decise, le alleanze già cementate. Per cui i partiti possono evitare discussioni e riflessioni. Ma il problema è alla base.
L’elettorato di centrosinistra, visti i risultati e assistito alle baruffe in Liguria, ancora una volta, si sente deluso, distante e svogliato.
Se l’andazzo rimane questo, più che a convincere gli elettori, il centrosinistra rischia di dover lottare per convincere se stesso.
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