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Ha un malore mentre è alla guida. Tre cestisti lo soccorrono e gli salvano la vita

Cristiano Vano

15 Ottobre 2025, 14:55

Ha un malore mentre è alla guida. Tre cestisti lo soccorrono e gli salvano la vita

Stefano Carone, Filippo Alessandrini e Mattia Alessandrini. Foto dal profilo X de La Giornata Tipo

Si stavano dirigendo agli allenamenti, quando si sono resi protagonisti di un gesto eroico: Filippo AlessandriniMattia AlessandriniStefano Carone - tre giocatori della squadra di basket Calendasco, in provincia di Piacenza - hanno salvato la vita di un uomo che si era sentito male mentre era alla guida, a riportare la storia è Sport Piacenza

I fatti risalgono alla sera di lunedì 13 ottobre, quando i tre cestisti stavano percorrendo la strada che li avrebbe portati all'allenamento della loro squadra. Davanti a loro un'altra macchina, guidata da un uomo colto da un malore. Per evitare che l'auto finisse fuori strada, la moglie del guidatore - seduta sul sedile del passeggero - ha afferrato il volante e fermato il veicolo, mettendo le quattro frecce.

Dietro di loro l'auto di Stefano Carone: "Ho notato la guida piuttosto strana, ma non ci ho dato peso pensando che magari l’autista fosse distratto dal guardare il telefono. Una volta che l’auto si è fermata, è scesa la signora che è venuta a bussarmi al finestrino dicendomi che il marito si era sentito male", ha raccontato il giovane 21enne a Sport Piacenza

"Apro la portiera e vedo il signore con la testa all'indietro - ha continuato -. Non respirava, sento subito il polso e mi accorgo che non aveva battito. Ho avvertito la signora di chiamare i soccorsi, e nel frattempo ho slacciato la cintura di sicurezza ed ho provato a tirare fuori l’uomo, ma era a peso morto e continuava a scivolarmi. Dopo diversi tentativisono venuti ad aiutarmi prima l’autista dell’autobus che si è fermato sulla carreggiata opposta, e poi i miei compagni di squadra".

Ad aiutare Stefano anche i due compagni di squadra, Mattia Filippo Alessandrini: "Quando siamo riusciti a tirarlo giù, Mattia ha iniziato la manovra cardiaca. Nel frattempo - ha continuato Stefano - sono ritornato indietro per cercare un defibrillatore che si trovava poco distante. L’ho preso e sono tornato di corsa".

Il primo a intervenire è Mattia, "Quando ho capito la situazione ho subito iniziato a fare i primi cicli di massaggio. Quando è arrivato anche mio fratello Filippo mi ha dato il cambio. La moglie intanto aveva chiamato il 118, e mi teneva il telefono mentre facevo la manovra cardiaca. Quando è ritornato Stefano col defibrillatore - ha aggiunto Mattia -, era Filippo che gli stava facendo il massaggio. Ha proseguito a mettergli le placche nella posizione giusta, e a dargli la prima scarica".

"Arrivati i soccorsi ci siamo spostati ed abbiamo fatto fare a loro - ha detto Filippo -. Io e mio fratello siamo stati sempre sensibilizzati dai nostri genitori sull’importanza di essere in grado di effettuare le manovre di primo soccorso, ed entrambi abbiamo fatto sia il corso da bagnino sia quello per l’uso del defibrillatore. Per fortuna in questa evenienza ci è tornato utile".

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