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Scuola, in arrivo oltre 54 mila nuove assunzioni per l'anno scolastico 2025/2026. Il ministro Valditara: "Un numero record"

Redazione Web

14 Luglio 2025, 11:36

Scuola, in arrivo oltre 54 mila nuove assunzioni per l'anno scolastico 2025/2026. Il ministro Valditara: "Un numero record"

Il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato il Decreto che autorizza l'assunzione di 48.504 docenti nelle scuole statali di ogni ordine e grado per l'anno scolastico 2025/2026, di cui 13.860 destinati al sostegno. A questi si aggiungeranno, con un successivo provvedimento, 6.022 insegnanti di religione cattolica, in esito al concorso bandito nel 2024, a vent'anni dall'ultima procedura di immissione in ruolo per questa categoria.

"Per settembre assumeremo oltre 54 mila docenti tra posti comuni, di sostegno e di religione. Un numero record – ha dichiarato Valditara –. Contiamo così di garantire maggiore continuità didattica agli studenti e stabilità ai docenti. In particolare, abbiamo rivolto grande attenzione al sostegno, consapevoli dell'importanza che questo ruolo riveste per i ragazzi più fragili. Quanto alla religione cattolica, stiamo realizzando la più ampia assunzione degli ultimi vent'anni".

L'assegnazione concreta dei posti comuni e di sostegno sarà definita ora dagli Uffici Scolastici Regionali, in base ai posti vacanti e al numero di candidati presenti a livello territoriale. Gli incarichi andranno inizialmente agli aspiranti inclusi nelle graduatorie ad esaurimento provinciali e ai vincitori dei concorsi del 2016, 2018 e 2020. Tuttavia, la maggior parte delle assunzioni si baserà sulle graduatorie dei concorsi banditi nel 2023 e 2024, nell'ambito del PNRR, per rispondere agli obiettivi europei previsti.

Per quanto riguarda il sostegno, eventuali posti non coperti dalle precedenti procedure saranno destinati ai docenti specializzati inseriti nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze. Se nella provincia di appartenenza non vi fossero disponibilità, gli interessati potranno partecipare all'assegnazione dei posti residui in altre province della stessa regione o in regioni diverse, secondo la propria scelta.

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