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Ciro Grillo in aula: "Divento papà a dicembre, vorrei esserci per mia figlia". Ecco il processo per violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa italo-norvegese

Annalisa Ercolani

02 Luglio 2025, 10:27

Ciro Grillo in aula: "Divento papà a dicembre, vorrei esserci per mia figlia": ecco il processo per violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa italo-norvegese

Ciro Grillo

Si è presentato in aula per la prima volta Ciro Grillo, affiancato dai coimputati Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, nel processo per violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa italo-norvegese. Visibilmente provato, Grillo ha assistito in silenzio alla lunga requisitoria del procuratore Gregorio Capasso, durata quasi sette ore, durante la quale ha più volte scosso la testa e si è lasciato andare alle lacrime.

In apertura d’udienza, il figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle ha rilasciato dichiarazioni spontanee: "Nessuno di noi ha mai approfittato di qualcuno o di qualcosa. Ho studiato giurisprudenza proprio per affrontare questo processo. Sono praticante avvocato, credo nella giustizia e voglio continuare a crederci", ha dichiarato. Poi ha aggiunto: "So che questo non rileva giuridicamente, ma da anni ho una relazione stabile. A dicembre diventerò padre e vorrei esserci per mia figlia".

Il clima in aula è stato teso per tutta la durata dell’intervento del pubblico ministero, che ha basato la sua ricostruzione sulla presunta condizione di inferiorità psicofisica della ragazza la notte tra il 16 e il 17 luglio 2019, nella villa di Porto Cervo di proprietà della famiglia Grillo. Il procuratore ha posto particolare attenzione sulla sequenza temporale degli eventi, contestando le versioni degli imputati, definite illogiche e contraddittorie. In particolare, ha messo in dubbio il momento del presunto rapporto tra la giovane e Francesco Corsiglia, spostandolo temporalmente rispetto alla narrazione fornita dalla difesa e collegandolo in modo più diretto agli eventi successivi, ovvero alla presunta violenza di gruppo. Le richieste del pubblico ministero saranno rese note nella giornata di martedì 1° luglio. Subito dopo sarà il turno delle parti civili, rappresentate dagli avvocati guidati da Giulia Bongiorno.

Alla chiusura dell’udienza, il legale del team difensivo, Mariano Mameli, ha dichiarato: "Deliberatamente sono state spente tutte le questioni importanti del processo, mettendo da parte i significati e a quel punto tutte le cose vengono aggiustate forzatamente per una soluzione. Adesso si tratterà di passare davvero in rassegna tutti i punti di questo processo, soffermandosi sulle vere contraddizioni che sono emerse a lungo e sono fissate sulle carte del dibattimento".

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