Attualità
Gli uccellini salvati
È accaduto a Fermo, lungo i sentieri immersi nel verde: un ciclista appassionato del posto si è trovato di fronte a una scena toccante. Quattro piccoli volatili, ancora senza piume, giacevano a terra. Indifesi ma ancora vivi.
Il ciclista ha notato a bordo strada un piccolo mucchietto che a prima vista poteva sembrare fiori secchi. Ma poi un coro flebile di pigolii, piccoli becchi spalancati in cerca di vita, ha svelato la verità: erano pulli, probabilmente caduti dal ramo durante i lavori di potatura. "Il nido era infestato di formiche. Mi facevano pena", racconta. "Il primo pensiero è stato quello di metterli sull’albero: magari la loro mamma sarebbe tornata per cercarli. Ma il rischio era che venissero divorati". Così decide di portarli a casa sua, in bici. "Ho guidato per chilometri con una sola mano". Li pulisce con pazienza, allestisce un rifugio caldo con carta e fogli. Ricrea per loro un piccolo nido. "Appena mi avvicino, aprono il becco. Il cuore mi si scioglie". Con esperienza e dolcezza improvvisa un primo pasto d’emergenza a base di acqua e farina di mais: un metodo che conosce bene, avendolo già usato in altri salvataggi.
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Una volta stabilizzati, decide di affidarli al CRAS di Capodarco, centro specializzato nella riabilitazione della fauna selvatica. "Mi sono informato. Dopo quattro giorni, sono ancora vivi. Mangiano regolarmente", racconta con emozione.
Il protagonista di questa storia, manager in una grande azienda, ha chiesto di restare anonimo. "Non mi piace questo tipo di pubblicità", ci ha detto con semplicità. Eppure, il suo gesto avrebbe meritato ogni riflettore. Dietro quella riservatezza si cela una sensibilità autentica, un amore profondo per la natura. Un amore, a quanto pare, ricambiato. "Una gazza è rimasta vicino a casa mia per cinque anni. Ogni mattina veniva a bussare alla finestra della cucina. Se trovava il garage aperto, saliva le due rampe di scale e… entrava in casa", racconta, sorridendo. E non è stato un episodio isolato. "Un verdone mi ha seguito per settimane, anche quando mi spostavo in centro città. Quattro chilometri, sempre con me", aggiunge.
Storie vere, discrete, che raccontano meglio di mille parole l’animo di chi preferisce agire, piuttosto che apparire.
Con l’arrivo della bella stagione, centinaia di animali – domestici e selvatici – si trovano in pericolo: cuccioli abbandonati, uccellini caduti, piccoli mammiferi feriti lungo strade, nei parchi o nei boschi. In questi casi, è essenziale chiamare subito i centri specializzati, che offrono soccorso nel rispetto della fauna. Ecco chi contattare:
- ENPA – Protezione Animali
www.enpa.it – Sedi regionali e provinciali
- Carabinieri Forestali
1515 – Emergenze ambientali, attivo 24/7
- Guardie Zoofile / Polizia Locale
Operano a livello provinciale per il primo intervento
- Servizio Veterinario ASL
Presente in ogni ASL per animali feriti su suolo pubblico
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