Boccia torna in tv e parla del caso Sangiuliano: "Nomina strappata da chi non fa parte del governo. Il motivo? Non posso dirlo"

"Se conosco il motivo vero della revoca dell’incarico? Certo". Può dirlo? "In questo momento no". Maria Rosaria Boccia è tornata in tv - a PiazzaPulita su La7 - a parlare del caso Sangiuliano. Un'intervista concessa al conduttore Corrado Formigli, durata circa 40 minuti, in cui ripercorre alcuni dei fatti clou della vicenda che ha portato alle dimissioni dell'ormai ex ministro della Cultura. Sangiuliano soffriva "forse perché stava facendo una cosa che non gli faceva piacere fare". Recideva un rapporto professionale perché qualcuno glielo aveva imposto? "Esatto".

Caso Boccia, Sangiuliano si è dimesso da ministro della Cultura

"La nomina c'era ma è stata strappata" spiegando che chi ha compiuto l'azione "non fa parte del governo". La proposta dell’incarico, continua Boccia, non era legata "a nessuna relazione. Sangiuliano dice che la nostra relazione è poi diventata tossica? Questo fa parte dell’esposto che chiariremo nelle sedi opportune. Ma si può tranquillamente vedere dalle foto che non sembra così tossica, era una relazione di amicizia. Liti? Tutti li hanno. Dice che l'ho aggredito? Fatto che dev'essere dimostrato". 

"Diceva che si sarebbe procurato un telefono per parlare solo con me? Mi fa sorridere quello che dice e fa, è diametralmente opposto a quello che racconta agli altri", ha spiegato Boccia. "Mi ha ferito il fatto che mi abbiano dato della millantatrice grazie alla poca chiarezza del ministero", ha proseguito. Mi sono sentita "tradita". Per poi tornare anche sul caos che ha riguardato l'utilizzo degli occhiali in Parlamento, spiegando che "ne ho fatto uso per pochissimo tempo. Con Sangiuliano non li ho mai usati". "Credo nella magistratura e ho delle prove che smontano tutto l’esposto", ha aggiunto.

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