Attualità
Lugi Brugnaro, sindaco di Venezia
Terremoto giudiziario a Venezia. Indagato il sindaco, Luigi Brugnaro, arrestato l'assessore alla Mobilità, Renato Boraso. L'inchiesta riguarda le trattative di vendita dell'area dei Pili che sia affaccia sulla laguna, all'imprenditore Chiat Kwong Ching di Singapore. Gli accertamenti riguardano il blind trust che gestisce il patrimonio di Brugnaro. I reati contestati all'assessore sono corruzione, riciclaggio e falsa fatturazione. Il procuratore capo Bruno Cherchi ha spiegato che le indagini sono iniziati dopo una segnalazione. "Abbiamo iniziato con le intercettazioni - ha dichiarato - per poi passare ai riscontri documentali grazie all'attività della Guardia di finanza, a cui è stata affidata l'indagine. Ora con ordinanza del Gip abbiamo dato il via alle misure cautelari e alle perquisizioni in abitazioni ed uffici: eravamo a conoscenza, attraverso le intercettazioni, che Boraso stava distruggendo i documenti". Il capo della procura ha inoltre spiegato che Boraso "si era messo a disposizione, da assessore ma con le sue svariate società, per attività che nulla avevano a che fare con la pubblica amministrazione, facendosi pagare con fatture per prestazioni inesistenti in modo ripetuto; interveniva su appalti e servizi e modificando piani comunali a favore di diversi imprenditori, che poi lo pagavano".
L'inchiesta non coinvolge soltanto l'assessore e il sindaco. Complessivamente sono 18 le persone finite nel dossier, tra cui il capo di Gabinetto del sindaco e direttore generale del comune, Morris Ceron, e il vicecapo di Gabinetto, Derek Donadini; inoltre le misure cautelari eseguite sono circa una decina. Oltre alle perquisizioni, sono stati effettuati sequestri per oltre 2 milioni di euro alle società dello stesso Boraso e alle imprese coinvolte. Due le ordinanze di custodia cautelare in carcere, sette quelle agli arresti domiciliari eseguite dalla Guardia di Finanza di Venezia. In carcere è finito un imprenditore edile, Fabrizio Ormenese; ai domiciliari funzionari comunali e di partecipate pubbliche, tra cui l'azienda dei trasporti comunale Actv. Per altri sei indagati è stata disposta l'interdizione per 12 mesi dai pubblici uffici. In tutto gli indagati, come scritto sopra, sono 18, e vi figurano il direttore generale dell'Actv, Giovanni Seno, e il responsabile del settore appalti, Fabio Cacco.
Il sindaco in una nota ha dichiarato: "Sono esterrefatto! In cuor mio e in coscienza, so di aver sempre svolto e di continuare a svolgere l'incarico di sindaco come un servizio alla comunità, gratuitamente, anteponendo sempre gli interessi pubblici. L'ipotesi che io abbia potuto agire sui Pili per portare vantaggi in termini di edificabilità e/o varianti urbanistiche è totalmente infondata. Com'è noto e ho spiegato pubblicamente, quella è un'area già edificabile da prima della mia amministrazione". Ha poi concluso: "Ovviamente, sono e resto a disposizione della magistratura per chiarire tutte queste questioni". L'abitazione di Luigi Brugnaro è stata sottoposta a perquisizione.
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