FOLIGNO
A pochi passi dalla città, immersa nel verde della prima periferia folignate, c’è un’oasi magica che merita di essere raccontata. È il centro socioriabilitativo ed educativo La Serra, gestito dalla Cooperativa sociale Dinamica, convenzionato con la Usl Umbria 2, che da 40 anni un punto di riferimento per l’intero territorio della città della Quintana e della cosiddetta Zona sociale 8. Un punto di riferimento per decine di persone, dai 18 ai 65 anni, con disabilità che nel centro della cooperativa guidata dalla presidente Candia Silvestri, hanno la loro seconda casa. Un’oasi sì, perché arrivando in via Monte Pennino si ha davvero la sensazione di trovarsi in un piccolo paradiso. Non vi è nulla che non si incontri nel quotidiano, un giardino punteggiato da piante, una grande casa rumorosa colorata da foto, dipinti, disegni, scaffali e armadi che custodiscono pennelli, colori, tessuti, attrezzi. Eppure, qui, in questo angolo tutto brilla di una luce speciale, che accarezza le piccole cose vestendole di un nuovo colore. Il tocco magico è quello dei 20 ragazzi ospiti della struttura che tutti i giorni dal lunedì al venerdì spalanca le sue porte dalle 8.30 alle 16. Con loro a tenere la bacchetta sono i 10 educatori della Dinamica, che per i loro ragazzi danno cuore e anima. Anelli fondamentali di una rete che include i genitori, gli assistenti sociali e il personale sanitario della Usl. Il centro accoglie i ragazzi dopo il percorso scolastico e li accompagna fino all’anzianità, in un cammino volto a favorirne la crescita personale attraverso la creazione di piani personalizzati, uno per ciascun ragazzo, realizzati in sinergia con il personale sanitario, che guardano al singolo nella sua interezza, fissando degli obiettivi a medio e a lungo termine, seguendone i progressi e l’evolversi delle necessità. Piani che trovano realizzazione nella programmazione annuale del Centro, che parte dai progetti educativi individuali dei ragazzi, prendendo in considerazione la loro unicità e la relazione con l’altro, promuovendo una vita sociale, riconosciuta all’interno di una rete di relazioni significative. Il tutto si traduce in una miriade di attività rivolte ai ragazzi, con la Dinamica impegnata incessantemente nel progettarne di nuovi, come spiegano le educatrici Mara Menghini e Antonella Galardini: “La cooperativa è costantemente al lavoro per organizzare le attività, mettendo in atto strategie innovative per stare al passo con i tempi”. Qual è la giornata tipo al centro La Serra? “Si inizia con l’accoglienza - spiegano - c’è una riunione di programmazione in cui gli illustriamo le attività della giornata che ciascuno andrà a svolgere e dopo la colazione dalle 10 alle 12 sono impegnati nelle attività che hanno scelto. Poi c’è la preparazione della tavola per il pranzo che si fa tutti insieme così come finito di mangiare si riordinano le sale da pranzo. Il richiamo all’ordine c’è sempre ed è molto importante. Poi il pomeriggio svolgiamo altre attività”. E il ventaglio di opzioni è davvero ricco. Ci sono i laboratori storici, consolidati per il loro successo riscosso negli anni, come quello nelle due serre nel giardino, dove i ragazzi si prendono cura della crescita delle piante, così come nell’orto dove seguono tutte le fasi, dalla semina al raccolto. Ma non ci si annoia neppure ai laboratori di mosaico, o di restauro e di cornici, dove i ragazzi recuperano mobili cui donano una nuova vita. “Ci sono ragazzi che hanno sviluppato nel tempo una manualità paragonabile a quella di un piccolo falegname” dicono le educatrici con soddisfazione. Così come al laboratorio di artigianato artistico dove creano dei veri capolavori; con le loro creazioni in legno ad esempio da qualche anno partecipano anche alla Fiera dei Soprastanti, tra i principali appuntamenti dell’edizione di settembre della Giostra della Quintana, ma anche creazioni in tessuto o all’uncinetto, che hanno guadagnato ai ragazzi una speciale partecipazione anche al Carnevale di Sant’Eraclio, dove hanno portato in scena un teatrino con tanto di marionette tutte confezionate all’uncinetto. Si aggiungono, solo per citarne alcuni, il laboratorio di computer, le attività nella sala multimediale, con programmi mirati per le esigenze del ragazzo, o ancora il laboratorio Promp Aba (Analisi comportamentale applicata, trattamento nei disturbi dello spettro autistico), e il nuovo con la Lim dove i ragazzi stanno svolgendo un lavoro incentrato sulle emozioni, da cui presto sperano di poter realizzare un podcast. Ma ancora, tra i vari, spicca il laboratorio di pittura che ha visto i ragazzi diventare veri esperti d’arte, studiando maestri come Botero e Picasso, di cui hanno anche riprodotto le più celebri opere. “Queste attività - spiegano Mara e Antonella - sono il mezzo per raggiungere l’autonomia di base o in altri casi l’autonomia di alcune competenze, a seconda delle capacità di ciascuno”. Tra i momenti cruciali ovviamente ci sono quelli della cosiddetta restituzione, sia quotidiana a chiusura delle attività, sia quella speciale alla fine della settimana: “Il venerdì i ragazzi prendono il ‘settimanale’, una piccola somma di denaro che è un riconoscimento per l’andamento della settimana, sulla base delle attività, del comportamento, e anche della cura personale”. Una piccola gratificazione che spesso si traduce nell’acquisto, desiderato, di un gelato da gustare tutti insieme. Tra i momenti più attesi c’è poi quello della cena di fine estate, quando i ragazzi condividono con le loro famiglie e gli amici il lavoro svolto durante l’anno, fieri dei loro successi. La parola d’ordine è inclusione, non solo all’interno del Centro, custode di preziose amicizie, ma anche con le realtà del territorio “Oltre ad uscite quotidiane o altre gite fuoriporta che organizziamo - spiegano - abbiamo creato una serie di rapporti con il territorio. Siamo parte della città”. Un esempio su tutti, il rapporto con l’oratorio della Parrocchia di Borroni, che vede ogni anno i bambini visitare il Centro, ma anche un progetto in partenza nei prossimi mesi con la scuola media Gentile Da Foligno. Inclusione che passa anche attraverso iniziative che vedono i ragazzi protagonisti, come l’Asta d’autore con cui lo scorso ottobre hanno chiamato a raccolta la città all’Auditorium San Domenico per un’asta di beneficenza a sostegno della cooperativa sociale L’Orto di Minerbio, colpita dall’alluvione che nelle settimane precedenti aveva messo in ginocchio l’Emilia-Romagna. Un’impresa resa possibile proprio grazie ai ragazzi che hanno conquistato il pubblico con le loro opere d’arte, copie dei dipinti dei più celebri artisti. Ma è solo una delle numerose iniziative che li vedono in prima fila grazie alla cooperativa Dinamica. E i risultati? “Dai ragazzi la risposta la riceviamo quotidianamente – commentano le educatrici - vengono sempre tutti e ogni giorno arrivano carichi di entusiasmo”. Intanto, di recente la Dinamica, con la cooperativa agricola Demetra, ha lanciato anche un nuovo progetto, un servizio per altri ragazzi con disabilità in un centro immerso nel verde di Rasiglia che dispone di 2 serre e di 5 cavalli.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy