Sir, Giannelli si gode il trionfo in Champions League: "Non è più maledetta"

Simone Giannelli si è preso tutto. La vittoria di squadra in Champions League. Che è la cosa che più conta. Ma anche due titoli personali. Il palleggiatore bolzanino è stato eletto nel miglior sestetto delle Final Four di Lodz, da cui torna a casa con un altro titolo personale: perché è risultato lui il miglior giocatore della manifestazione. L’Mvp. Il cervello della Sir è salito di livello in particolare nel finale della sfida decisiva contro la Zawiercie. Lo ha fatto al tie-break quando si è visto anche in attacco. Non una novità per la mente dei Block Devils, capace anche di mettersi in proprio alla bisogna.

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Giannelli ha guidato la squadra con lucidità e carattere. E con quella dose di leadership necessaria quando l’aria si fa rarefatta ed il margine di errore è minimo. Il classe 1996 è tornato a brillare dopo un ultimo periodo che ha preceduto la tre giorni in terra polacca in cui non era sembrato al meglio. Ma a Lodz si è ripreso la scena. Da par suo.

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“Quello che abbiamo fatto è un’impresa - argomenta l’ex Trento con comprensibile orgoglio -. Siamo stati veramente tosti, lo siamo stati anche dopo l’eliminazione in semifinale Scudetto contro Civitanova per vincere la finale terzo posto. Siamo stati tosti a non mollare mai e credere sempre nel gruppo. I ragazzi sono stati sempre con me che ogni tanto sono pesante, ho cercato di dare il mio contributo. Sono contento più che per la vittoria in sé, per il percorso. Sono contento di ciò che abbiamo fatto, e lo sono per i perugini. Non voglio più sentir dire che la Champions League è maledetta per Perugia, perché l’ho sentito mille volte da quando sono arrivato. Non c’è niente di maledetto”.