IL GRAVE INCIDENTE
L’azienda finlandese Tapojarvi ha anche proposto di creare un gruppo di esperti per il supporto psicologico dei lavoratori, colleghi dell’operaio rimasto gravemente ustionato nell’incidente del 10 marzo. Una opportunità per fronteggiare questa delicata fase, alla quale i dipendenti potranno scegliere volontariamente di aderire.
La decisione è stata comunicata nel corso degli incontri che nelle ultime giornate si sono svolti tra aziende Tapojarvi e Arvedi Ast Acciai Speciali Terni con i rappresentanti sindacali e delle Rsu dopo l'infortunio avvenuto all’interno del polo siderurgico di Terni, che ha visto coinvolto l’operaio 26enne originario dell’Equador. Gli ultimi sono stati tre giorni e tre notti di esame e confronto, nel corso dei quali sono state avanzate richieste ed eseguiti interventi in merito a migliorie segnalate dai sindacati ad Ast e Tapojarvi. Piena disponibilità e interventi tempestivi in risposta da parte delle due società.
Attenzione è stata posta anche agli orari di lavoro, per il personale dei turni di notte. “Come sindacati - ha spiegato Alessandro Rampiconi, segretario generale della Fiom Cgil di Terni - abbiamo richiesto, tra l’altro, di garantire ore di riposo aggiuntive per ridurre il tempo di guida sui mezzi, che trasportano le scorie liquide. Richiesta accolta da Tapojarvi. Così come altre richieste - sottolinea Rampiconi, presente agli incontri - che vanno dal miglioramento tecnologico dei mezzi, all’illuminazione, dai punti antincendio alla tempestività della manutenzione dei percorsi ogni qual volta ne emerga la necessità”.
Da domenica 16 marzo intanto potrebbe riprendere l’attività nell’area a caldo di Ast, rimasta ferma da lunedì 10. I circa 500 dipendenti impiegati hanno comunque continuato a lavorare con altre mansioni all’interno delle acciaierie. Per il personale di Tapojarvi, invece, personale a casa ma pagato dall’azienda.
Mentre resta alta l’apprensione per le condizioni di “Sandro”, S. M. le sue iniziali, il giovane operaio rimasto coinvolto nell’infortunio mentre si trovava alla guida del mezzo che trasportava scoria liquida. Venerdì 14 marzo i medici avevano deciso di sottoporlo a un primo intervento chirurgico per il trapianto di pelle. Una situazione stabile ma grave, con il giovane in coma farmacologico da 6 giorni all’ospedale per grandi ustionati Sant’Eugenio di Roma.
Restano da chiarire le cause dell’incidente, rispetto alle quali è al lavoro la magistratura, con un fascicolo aperto dalla Procura della Repubblica di Terni per lesioni colpose da norme violate, senza persone al momento iscritte nel registro degli indagati, fascicolo in mano al sostituto procuratore Marco Stramaglia.
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