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CALCIO FEMMINILE

Quattro sorelle in gol per la Nestor: l'incredibile storia delle super Angori

Tommaso Ricci

13 Marzo 2025, 20:26

Quattro sorelle in gol per la Nestor: l'incredibile storia delle super Angori

Michela, Anna, Giulia e Maria Stella Angori in maglia Inter

Sorelle. Quattro sorelle. Quattro sorelle che giocano a calcio. Quattro sorelle che giocano a calcio nella stessa squadra. Qui non c’è niente di normale. O, forse, tutto e questo è il bello: che Michela, Anna, Giulia e Maria Stella da Marsciano, di cognome Angori, le sorelle del gol più speciali dell’Umbria, vogliono solo giocare a pallone. E divertirsi. Stop.

“Sono speciali davvero - dice il loro allenatore alla Nestor, Claudio Calzolari, protagonista nel campionato di Eccellenza femminile insieme alle sue ragazze che sabato scorso ha guidato in finale di Coppa Italia, poi persa 2-0 contro la Nuova Alba a Santa Sabina -. Importantissime per noi perché sono quasi mezza squadra (ride, ndr) e poi perché sono sempre sorridenti e spensierate in campo e infondono il loro buonumore a tutte le compagne in qualsiasi situazione. Sono ragazze molto educate, portano avanti sani principi trasmessi loro dalla famiglia, sono molto affiatate e vederle giocare assieme è la cosa più bella, specialmente in allenamento o in partitella: si sfottono a vicenda, ridono, fanno scommesse e a, chi le perde, toccano le faccende di casa. Ma, qui, meglio non entrare nei dettagli (ride, ndr)”.

Ma le Angori hanno anche qualche difetto. “Due sicuramente - fa ancora Calzolari col sorriso stampato in volto -. Diciamo che la puntualità non è il loro forte e il fatto di essere tutte e quattro di fede interista non depone a loro favore, visto e considerato che il mister, io, è milanista. Una cosa, questa, non facile da mandare giù, soprattutto in questo momento. A parte gli scherzi, sono bravissime ragazze, come tutte le altre del resto. Ho la fortuna di allenare delle giovani che incarnano la vera passione per il calcio e vi assicuro che, al giorno d’oggi, non è facile da trovare. L’impegno e la voglia di migliorarsi che la nostra squadra mette ogni giorno va oltre il risultato del campo. E’ per questo che ho detto loro che in finale di Coppa è stato importante e storico esserci: abbiamo eliminato una società blasonata come il Perugia in semifinale e sapevamo che a Santa Sabina sarebbe stata molto dura per noi, la Nuova Alba è squadra di categoria superiore, posso solo ringraziare le ragazze che hanno dato tutto quello che avevano e lo hanno fatto fino all’ultimo secondo di gioco. Come ringrazio il mio secondo, Giorgia Brunori, e il preparatore dei portieri. E’ stata, al di là del risultato, una bella vetrina per il calcio femminile della nostra regione, magari per incentivare la nascita di qualche nuova realtà”.

Insieme, tutte e quattro in campo, le quattro sorelle hanno giocato uno spezzone della semifinale di andata di Coppa contro il Perugia, a Santa Sabina in tre hanno calcato il sintetico del Flavio Mariotti, Maria Stella è invece rimasta in panchina. “Michela, per noi Mik, è del 2003 ed è il punto di riferimento per le sorelle - fa ancora l’allenatore -. E’ una centrocampista brava tecnicamente e con il vizio del gol. Purtroppo in questa stagione è tornata a disposizione solo a metà febbraio in quanto in Spagna per motivi di studio, una ragazza che avrebbe potuto giocare in categorie superiori, ma ha preferito altre cose rispetto al calcio. Anna è del 2004, centrocampista o esterno d’attacco dotato di un’ottima corsa e con una grande propensione al sacrificio. In questo anno e mezzo è migliorata tantissimo. Con lei non ci si annoia mai, delle quattro è sicuramente la più chiacchierona. Gulia, per noi Giuk, è nata nel 2006, anche lei centrocampista o esterno d’attacco con un’ottima corsa e buona tecnica, deve soltanto credere di più in se stessa perché ha margini di miglioramento importanti. E non va nemmeno sottovalutata la sua vena poetica (sorride, ndr), spesso con i suoi versi in rima fa divertire tutta la squadra. Marki, cioè Maria Stella, è nata nel 2009 ed è entrata ufficialmente in rosa in questa stagione: viene dall’atletica e delle quattro è quella col fisico più importante, una ragazza molto silenziosa, che ascolta tanto e che pian piano sta migliorando sensibilmente”. Insieme, sono le quattro sorelle più speciali del calcio umbro. Uno spot, una forza e una passione incredibili. Quando si dice avere un poker d’assi in mano. Anzi, in famiglia.

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