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Perugia

Michele Prospero: "Forse mio figlio ha visto qualcosa che non doveva vedere"

Il padre e la sorella di Andrea in procura per un vertice con il procuratore: "Vogliamo la verità, qualunque essa sia"

Francesca Marruco

14 Febbraio 2025, 16:39

Michele Prospero: "Forse mio figlio è entrato in qualche giro e ha visto qualcosa che non doveva vedere"

Il padre di Andrea, Michele Prospero e la sorella, Anna, insieme al loro avvocato, Francesco Mangano

"Forse è entrato in qualcosa, in qualche giro, anche in maniera inconsapevole, magari trascinato da qualcuno, ma poi ha saputo o visto qualcosa che non gli ha permesso di uscirne. Io non lo so cosa sia successo, e voglio scoprirlo, anche se sarà una verità che mi farà male. Ma trovo impossibile che siano esistiti due Andrea, uno il figlio buono che conoscevo e l'altro a me del tutto sconosciuto". Michele Prospero, che da oltre due settimane chiede verità sulla morte del figlio Andrea, trovato morto il 29 gennaio scorso in un monolocale di via del Prospetto a Perugia, cinque giorni dopo la sua scomparsa, è arrivato a Perugia insieme alla figlia Anna, gemella dello studente morto, per riprendere gli effetti personali del ragazzo e per un incontro in procura con il procuratore, Raffaele Cantone e l'aggiunto, Giuseppe Petrazzini.

"Sappiamo che stanno indagando, stanno effettuando tutti i controlli che serviranno - aggiunge il padre del ragazzo -  e io sono pronto a qualunque cosa, ma voglio sapere la verità". Il padre e la figlia, accompagnati dagli avvocati, Carlo Pacelli e Francesco Mangano, si dicono comunque "fiduciosi".  L'avvocato Mangano ha aggiunto: "La novità principale è che la polizia postale è riuscita in parte a recuperare il computer e quindi sapremo cosa contiene, ci hanno assicurato che se ci fosse un coinvolgimento di terzi, la procura accerterà le eventuali responsabilità". 

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