Attualità
Fiera dei morti a Pian di Massiano
Torna la Fiera dei morti a Perugia. Da oggi, venerdì 1 novembre, a martedì 5, oltre 500 stand animano gli anelli del parcheggio di Pian di Massiano, mentre 55 casettine in legno invadono le piazze principali del centro storico di Perugia. L'acropoli torna infatti grande protagonista dell'evento: tra le novità più succose c’è quella che riguarda piazza Matteotti, che si trasformerà in una sorta di isola del gusto con una ventina di casette dedicate al mondo dell’enogastronomia e alle più nuove proposte commerciali, una piazza che sarà total white grazie a una partnership con un fornitore veneto. In via Mazzini sarà protagonista il cioccolato, Piazza Italia per l’occasione tornerà a essere uno spazio internazionale con la presenza delle città gemellate con Perugia, mentre Piazza della Repubblica diventerà una grande zona benessere dedicata anche al verde e al giardinaggio.
Ufficializzato anche il programma delle iniziative per la commemorazione dei defunti. Si comincia alle 8 presso il palazzo della Provincia dove rappresentanze dell’Esercito, dei carabinieri, della guardia di finanza, della polizia di Stato, della polizia penitenziaria, della polizia locale, della polizia provinciale e dei vigili del fuoco deporranno corone alle lapidi ed ai monumenti posti in varie località del centro storico. Alle 11 al civico cimitero deposizione di corone da parte delle autorità al monumento ai caduti di tutte le guerre. Visita all’ossaia comune, alla tomba del cecoslovacco Matuska, alle tombe dei patrioti caduti nella guerra di liberazione, a quelle delle personalità politiche perugine e dei cittadini iscritti all’albo d’oro. Alle 11.30 al cimitero la santa messa.
Le origini storiche della Fiera. Parliamo di una tradizione antica e ricca di storia che risale all'epoca medievale. La Fiera dei Morti, originariamente nota come Fiera di Ognissanti, ha radici profondamente radicate nella tradizione umbra fin dall'anno 1260. In origine, serviva principalmente come punto di scambio per i prodotti agricoli, artigianali e animali domestici. Era organizzata nel periodo estivo-autunnale per garantire che la popolazione locale avesse sufficienti provviste prima dell’inverno, quando le condizioni climatiche diventavano più difficili.
Giochi e attività tradizionali. Durante il Medioevo e il Rinascimento, la Fiera includeva vari giochi di antica tradizione come la caccia al toro, la corsa dell’anello e la corsa del palio o della quintana.
Evoluzione e cambiamenti. Nel corso del XIX secolo, documentazioni indicate la presenza di tombole in piazza e di attività circensi. Con il tempo, questi eventi furono sostituiti dai moderni Baracconi del luna park, che divennero uno spazio fondamentale all'interno della fiera.
Origini del nome.
Dolci tradizionali. Come la maggior parte delle ricorrenze e festività, anche la Fiera dei Morti ha i suoi dolci tipici. Ecco i principali:
Le Fave dei Morti sono dolcetti a base di farina di mandorle, zucchero e albume d'uovo, che assumono la forma di piccole fave. Questi dolci sono tipici del periodo autunnale e vengono preparati in onore dei defunti. La ricetta è molto antica e si ritiene che risalga addirittura agli Etruschi. Le fave sono spesso aromatizzate con scorza di limone e possono essere servite con caffè o vino liquoroso.
Le Pinoccate (o pinocchiate) sono un altro dolce caratteristico di Perugia, realizzate con pinoli, zucchero e acqua. Questi biscotti hanno una consistenza unica e vengono spesso aromatizzati con cioccolato o vaniglia. La loro forma ricorda quella di caramelle e sono un simbolo della pasticceria locale.
Il Pan dei Morti è un dolce tradizionale che risale al 1400, composto da biscotti arricchiti con frutta secca, cannella e noce moscata. Questo dolce è spesso spolverato con zucchero a velo per richiamare il colore delle ossa, rendendolo particolarmente evocativo durante le celebrazioni.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy